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Solidarietà ai compagni dell’Askatasuna!

Questa mattina all’alba con un imponente spiegamento di forze la polizia ha fatto irruzione all’Askatasuna e nelle case di alcuni compagni, eseguendo 19 provvedimenti cautelari per i fatti del primo maggio 2017, quando la polizia caricò in modo preventivo e gratuito lo spezzone sociale del corteo.

Crediamo che l’operazione della questura di Torino rientri a pieno titolo nella stretta repressiva a cui assistiamo da oltre un anno a questa parte, promossa prima da Minniti e ora con convinzione portata avanti da Salvini e dal governo gialloverde. In presenza di una crisi sistemica e di un conseguente peggioramento delle condizioni di vita delle classi popolari che non può trovare soluzione, senza alcuna volontà di rompere con le politiche di austerità e i vincoli di bilancio dell’Unione Europea, i governi accentuano la repressione contro il disagio sociale (es. daspo urbano e analoghi provvedimenti) e contro chi pratica il conflitto sociale.

Stabilita la continuità di fondo della stretta repressiva, dobbiamo anche sottolineare che la portata dell’operazione ci sembra anche segnalare un salto di qualità della repressione, da ricondurre al peso di Salvini e della Lega all’interno del governo Conte. Quest’ultimo si è ampiamente messo in linea con i governi precedenti sui temi di politica economica, come testimoniato dai numerosi interventi del Ministro dell’Economia Tria in queste settimane, rassicurando l’Unione Europea e gli investitori internazionali; allo stesso tempo, Salvini e la Lega si stanno giocando la loro partita all’interno degli equilibri di governo puntando a tenere il consenso di parte dell’elettorato fomentando la guerra tra poveri, la caccia al migrante e al rom, la repressione dei militanti politici e sociali: tutte parti integranti di una stessa linea politica.

Tutto ciò deve mettere in guardia tutti coloro che si battono per una trasformazione sociale a beneficio delle classi popolari e lavoratrici, e deve spingere a rafforzare le mobilitazioni contro la repressione, senza mai dimenticare il collegamento tra questa e le politiche di austerità.

SOLIDARIETÀ ALLE COMPAGNE E I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE!

 

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