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I volenterosi guerrafondai d’Europa. L’Italia si tiri fuori dalla guerra in Ucraina

Sarà perché di mezzo c’è la Crimea, sarà perché le classi dirigenti europee stanno facendo andare all’indietro la ruota della storia, ma lo scenario che emerge in questi giorni sulla guerra in Ucraina sembra quello della seconda metà dell’Ottocento, quando Gran Bretagna e Francia mandarono i propri contingenti militari in Crimea a sostegno della Turchia e contro la Russia. Per un paradosso storico, anche in quel caso l’Italia giocò un ruolo, minore, ma sempre un ruolo, inviando a sua volta un contingente militare nella guerra di Crimea contro la Russia.

I volenterosi guerrafondai d’Europa, in questi giorni hanno nuovamente alzato l’asticella dell’escalation bellica, mettendo in imbarazzo i propri alleati e facendo infuriare Mosca.

Giovedì in una intervista a The Economist, il presidente francese Macron ha gettato benzina sul fuoco ventilando l’invio di truppe francesi sul terreno. “Se i russi penetrano in prima linea e se l’Ucraina lo chiede – cosa che finora non ha fatto – allora dovremo giustamente porci questa domanda”, ha detto Macron riguardo allo spiegamento delle forze di terra.

Macron ha continuato dicendo che escludere qualcosa in anticipo significa non imparare alcuna lezione dagli ultimi due anni. “Al vertice della NATO dell’estate del 2022, abbiamo tutti escluso la consegna di carri armati, missili per acque profonde e aerei. Lo stiamo facendo tutti adesso, quindi sarebbe sbagliato tralasciare il resto”.

Gran parte dell’intervista di Macron ruota attorno alla ambizione sull’”autonomia strategica” dell’Europa. Sette anni fa, coniò per la prima volta il termine in un discorso all’Università della Sorbona di Parigi. “Con la guerra in Ucraina, anche Berlino e altre capitali si sono rese conto che l’Europa deve prendersi cura della propria sicurezza, compresa la deterrenza nucleare”.

La deterrenza è l’essenza della sovranità”, ha detto Macron all’Economist. Dunque accoglie favorevolmente le considerazioni della Germania sulla creazione di uno scudo europeo di difesa antimissile, al quale la Francia non ha ancora aderito, o della Polonia che ha aperto sullo spiegamento delle armi nucleari della NATO nel paese.

Il presidente francese ha poi rivelato che esiste anche una “nuova alleanza per la fornitura di missili a medio raggio”, senza specificare questo punto. Qualche giorno fa il ministro della Difesa britannico si era lasciato sfuggire che Gran Bretagna, Francia e Italia hanno inviato all’Ucraina i missili Storm Shadows (cosa che il governo italiano aveva mantenuto segreto, ndr).

È noto inoltre che gli Stati Uniti stanno ora fornendo all’Ucraina i missili ATACMS che possono volare fino a 300 chilometri. Secondo la definizione internazionale, i missili a medio raggio hanno una gittata di almeno 1.000 chilometri.

Ma proprio in queste ore sono stati abbattuti dai russi quattro missili Atacms lanciati dalle forze ucraine contro la Crimea. Lo ha reso noto sul suo canale Telegram il ministero della Difesa russo, secondo cui “la notte scorsa è stato fermato un tentativo del regime di Kiev di condurre un attacco terroristico con missili tattici americani contro obiettivi nel territorio della Federazione russa”.

A surriscaldare il clima è arrivato poi il ministro degli Esteri britannico Cameron, il quale ha detto che l’Ucraina ha il diritto di usare le armi fornite da Londra per colpire obiettivi all’interno della Russia e che spetta a Kyiv decidere se farlo.

L’Ucraina ha questo diritto. Poiché la Russia sta colpendo all’interno dell’Ucraina, si può capire perché l’Ucraina senta il bisogno di assicurarsi di difendersi”, ha detto Cameron alla Reuters. Sulle sue dichiarazioni si è poi aperto un giallo perché l’agenzia Reuters aveva ritirato il dispaccio pubblicato con le dichiarazioni di Cameron asserendo che c’erano delle imprecisioni da correggere.

E’ bene sapere che la Gran Bretagna il mese scorso ha approvato il più grande pacchetto di aiuti militari mai realizzato a favore dell’Ucraina. Il pacchetto, del valore di 580 milioni di euro, comprende i sistemi missilistici guidati a lungo raggio Storm Shadow, più di 400 veicoli militari, 1.600 missili difensivi e d’attacco e quattro milioni di munizioni

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha commentato duramente le affermazioni del presidente francese Emmanuel Macron su un possibile intervento francese in Ucraina e quelle del ministro degli Esteri britannico, David Cameron, secondo il quale l’Ucraina potrebbe usare le armi britanniche contro obiettivi all’interno della Russia se volesse.

Le dichiarazioni sono molto gravi e pericolose – ha detto Peskov ai giornalisti – La Francia, rappresentata dal capo di Stato francese, parla costantemente della possibilità di un suo coinvolgimento diretto – sul campo – nel conflitto Questa è una tendenza molto pericolosa”. E l’abbattimento di 4 missili Atacms quasi contemporaneamente alla dichiarazione fa capire che la Russia sarebbe pronta ad affrontare l’escalation.

A completare il quadro è arrivato l’Alto Rappresentante della politica estera europea Borrell secondo cui “l’ordine multilaterale post 1945 sta perdendo terreno”, in quanto si assiste “a più conflitti e polarità, e a meno cooperazione e multilateralismo”. “Per affrontare le sfide che ci attendono nel 21esimo secolo, abbiamo bisogno di una valutazione equa e di un’azione decisiva”, ha quindi osservato Borrell, aggiungendo: “Come Europa volevamo costruire un anello di amici ma siamo circondati da un anello di fuoco, dal Sahel al Medio Oriente, fino al Caucaso e all’Ucraina”. Una visione dal sapore un pò apocalittico ma non distante dalla realtà.

In questo scenario inquietante il governo italiano per ora si è attestato su una linea di prudenza. Prima il ministro degli Esteri Tajani, poi quello della Difesa Crosetto hanno preso le distanze dalle rodomontate di Macron.

Abbiamo sempre detto che l’Ucraina andava aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto nel conflitto dei nostri militari”, ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista oggi al “Corriere della Sera”. Ma anche altri paesi europei, più controversi, non sembrano voler seguire l’avventurismo militare della Francia e della Gran Bretagna,

Giovedì c’è stata una reazione immediata da parte dell’Ungheria alle parole di Macron. “Se un membro della NATO utilizza forze di terra (in Ucraina), si tratterà di uno scontro diretto tra NATO e Russia e quindi di una terza guerra mondiale”, ha detto alla radio il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó.

Resta da vedere se l’Italia, alla fine, si accoderà alla cordata bellicista messa in piedi da Francia, Gran Bretagna, Polonia mossa dalle ambizioni della Meloni di potersi sedere al tavolo delle grandi potenze.

Il governo ormai ci ha imparato a smentire domani quello che dichiara oggi e a smentire oggi quello che aveva detto ieri. Già lo “sputtanamento” del segreto dell’invio di missili Storm Shadows all’Ucraina dice molto. Nulla può portare a escludere che prima, durante o dopo il vertice del G7 di metà giugno l’Italia alla fine si dica disposta “ad inviare i bersaglieri in Crimea” come nell’Ottocento. Ma allora la giustificazione fu quella di sedersi al tavolo dei vincitori e ottenere l’alleanza francese nella guerra contro l’Austria. Oggi sarebbe solo un atto di servilismo e di avventurismo militare.

Occorre agire con tutte le forze per impedire che questo o qualsiasi altro governo trascinino il nostro paese nell’escalation della guerra in Ucraina. Anche a riaffermare questo obiettivo servirà la manifestazione nazionale del 1 Giugno a Roma.

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3 Commenti


  • Sergio Binazzi

    ma di quale ” autonomia strategica ” parla macron? inoltre non si rende conto con le sue aspirazioni belliciste e su invii di truppe ed altro che con queste demenziali dichiarazioni non sta facendo altro che inasprire sempre di più una situazione già drammatica e che nella sventurata ipotesi di un conflitto aperto ci potremmo trovare con un Europa rasa al suolo? non ne abbiamo avuto abbastanza della seconda guerra mondiale? è pazzesco a mio parere dover vivere quotidianamente con imbecilli simili.


  • Sergio Binazzi

    tra le altre cose non hanno capito macron e altri che l’America ce la sta scaricando sul groppone a noi europei l’ipotesi di una guerra aperta.io sono certo che morire sia triste , ma scatenare un conflitto mondiale per zelensky sia il massimo. branco di nazisti ed incapaci di amministrare un popolo, stanno bene sotto terra, spero tanto che i russi gliene diano di santa ragione .


  • Maurizio

    macron come un gallo ‘ncopp ‘a munnezza

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