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Roma. Casal Bruciato al freddo, gli abitanti protestano in strada

L’inverno sembra aver invaso la stagione autunnale e Roma è colpita da un freddo atipico per il mese dicembre. E così, se le case popolari, di norma non le più attrezzate all’isolamento dalle temperature esterne, gelide o afose che siano, rimangono senza termosifoni, e se questo avviene in una borgata da mesi al centro delle passerelle dei politicanti senza che questo si traduca in una effettiva azione risolutiva dei problemi del quartiere, succede che le persone perdono la pazienza e scendono in strada per protestare contro il disinteresse perdurante di questa come delle precedenti amministrazioni, di tutti i colori.

E’ successo per l’ennesima volta ieri a Casal Bruciato, dove la Sindaca Virginia Raggi e la Presidente del municipio Roberta Della Casa non hanno potuto sostenere il solito teatrino perché incalzate dalla popolazione “vera”, quella in carne e ossa, una rarità nei palazzi che contano protetti da vetrine e ztl del “centro che conta”, chiamate alla protesta in prima istanza dalla Casa del Popolo di via Satta. Con la coda tra le gambe invece se la sono svignata i ben due rappresentanti di Casapound, cacciati da un misto di antifascismo e di stanchezza verso questi speculatori delle difficoltà altrui. Stare tra la gente non significa fare una diretta facebook nel momento di accensione dei riflettori, ma significa essere lì proprio quando quelle luci si spengono. I fascisti del terzo millennio non hanno questi interessi, non c’è guadagno economico (il loro vero obiettivo) possibile nel supporto alle classi meno abbienti.

Di seguito, pubblichiamo il comunicato della Rete di Solidarietà Popolare Tiburtina, una rete appunto cittadina che punta a mettere in movimento gli interessi di quelle borgate del quadrante della Tiburtina, abbandonati da anni di politiche anti-popolari che si sono tradotte nel massacro sociale che chi quei quartieri li abita, vive ogni giorno. Il corteo che si terrà oggi a San Basilio, ne è un esempio pratico.

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Secondo voi dobbiamo morire di freddo?

A Casal Bruciato ci sono al momento centinaia di case popolari senza riscaldamento, centinaia di famiglie al gelo. Come ogni anno arriva l’inverno e le caldaie non funzionano, nel disinteresse di Comune, Municipio e delle ditte che si dovrebbero occupare della manutenzione.

Ieri gli abitanti di Casal Bruciato, insieme alla Casa del Popolo di Casal Bruciato, al Comitato Popolare Casal Bruciato e ad Asia USB, hanno quindi deciso di scendere in strada e bloccare il traffico, pretendendo di avere una risposta dalle istituzioni.

Dopo ore di blocco è arrivata la Presidente del IV Municipio Roberta Della Casa accompagnata da diversi assessori del Municipio e del Comune. La loro promessa è stata di risolvere la situazione domani, la promessa dei cittadini è stata invece di tornare a bloccare le strade di Casal Bruciato lunedì pomeriggio se non saranno riattivati tutti i riscaldamenti entro domenica.

A seguire la Presidente e gli assessori si sono spostati a piazza Balsamo Crivelli, dove avevano programmato l’inaugurazione della nuova illuminazione assente da 10 anni. Ormai siamo al paradosso per cui si devono fare le inaugurazioni quando si cambiano le lampade dei pali della luce, qualcosa che dovrebbe essere la normalità.

Lì sono stati ancora incalzati dai cittadini che hanno voluto riportare l’attenzione sulla situazione di emergenza relativa ai riscaldamenti e alla condizione di abbandono generale delle case popolari e del quartiere.

Come se non bastasse la situazione critica, si sono presentati anche due sciacalli di Casapound, da sempre assenti nei quartieri ma sempre presenti a fare passerelle politiche sotto le telecamere. Inutile dire che sono stati prontamente cacciati dagli abitanti di Casal Bruciato.

Manteniamo alta l’attenzione in attesa di soluzioni o, qualora queste non arrivassero, saremo pronti di nuovo a scendere in strada lunedì.

 

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