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Roma. A San Basilio prosegue la mobilitazione popolare, venerdi il corteo

Quello che sta succedendo nel quartiere di San Basilio ha oramai una valenza cittadina. Negli ultimi mesi, infatti, la polizia municipale ha eseguito diversi blitz a caccia di abusivi nella case popolari. Un esercito di 200 (duecento) vigili urbani si è presentanto alle 5 di mattina impaurendo donne, bambini e anziani, prima a Tor Bella Monaca, poi a Tor Sapienza, Bastogi e infine a San Basilio. Ma qui, qualcosa è andato storto, persone che si alzano alle 5 di mattina per andare a lavorare si sono ribellate e hanno cominciato a protestare. Quali sono le ragioni della protesta?

Ovviamente il censimento delle case popolari (a questo era finalizzata l’operazione) è un atto dovuto e legittimo, che si ripete ogni anno. Solitamente avviene tramite posta, ma questa volta le istituzioni hanno eseguito un vero e proprio rastrellamento, ai danni di persone che come unica colpa hanno quella di vivere in un quartiere popolare. Una sceneggiata mediatica, che dimostra come le periferie che in campagna elettorale sono bacino di consensi, diventano poi terra di conquista e di propaganda nell’ordinaria amministrazione.

Alla base di tutto ciò c’è un’incapacità nel gestire e risolvere i problemi di un quartiere complicato come San Basilio. L’abbandono istituzionale e l’assenza di qualsiasi piano strutturale per il riscatto del quartiere sono il vero problema da affrontare e risolvere con urgenza. Il Movimento 5 stelle che ha vinto le elezioni grazie all’appoggio delle periferie ha fallito la missione e di fronte a questa situazione si sta spaccando: i consiglieri del IV Municipio, dopo la grande protesta popolare, hanno anche ammesso l’assurdità di un’operazione del genere e la necessità di cambiare rotta.

In tutto ciò, gli abitanti del quartiere, organizzati con la Rete di Solidarietà Popolare Tiburtina e Asia Usb, si stanno mobilitando oramai da 8 giorni con assemblee (partecipatissime) e stanno organizzando una manifestazione di quartiere.

Dopodomani, venerdì 6 dicembre, scenderanno in piazza per chiedere servizi sociali, investimenti, risorse per il quartiere, per costruire il riscatto popolare nella prima borgata costruita a Roma durante gli anni del fascismo e ancora oggi abbandonata.

Roma è la sua periferia, che rappresenta 8/10 del territorio cittadino. Per questo il riscatto della città non può che partire dalla partecipazione dei cittadini che soffrono l’abbandono e il degrado prodotto da anni di tagli e di macelleria sociale neoliberista. Per questo e per tanti altri motivi, noi stiamo con San Basilio e con la sua gente. Forza non mollate!

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