Il fondatore di WikiLeaks ha richiamato le email filtrate che mostrano la comunicazione diretta tra i dirigenti di Facebook e la squadra di Hillary Clinton.
Mentre i legislatori statunitensi citano le società di social media a testimoniare come parte dell’indagine sulla presunta interferenza russa nelle elezioni presidenziali statunitensi, il fondatore di WikiLeaks Julian Assange ha ricordato l’esistenza di messaggi di posta elettronica che dimostrano che i dirigenti di Facebook erano in diretta comunicazione con la squadra di Hillary Clinton.
A partire dal 7 ottobre dello scorso anno, WikiLeaks ha pubblicato centinaia di email da un account privato del responsabile della campagna di Hillary Clinton, John Podesta. La rivelazione di informazioni è proseguita su base quotidiana fino a un paio di giorni dopo le elezioni del 8 novembre.
Ieri, mentre i media statunitensi stavano speculando sull’intromissione russa su Twitter, Facebook e Reddit, Julian Assange ha tweetato alcune delle e-mail di Podesta, notando che alcune figure prominenti del social network erano seguaci di Clinton.
La direttrice operativa di Facebook pronta ad “aiutare come può” Clinton
Quindi, in una email all’inizio di gennaio 2016, Podesta scriveva alla direttrice generale di Facebook, Sheryl Sandberg che era entusiasta di lavorare con lei per ottenere la vittoria di Clinton.
“Non vediamo l’ora di lavorare con voi per eleggere il primo presidente donna americana”, dichiarò Podesta, al quale Sandberg rispose che era “eccitata” dei progressi di Clinton.
Nel mese di febbraio del 2015, Podesta fu messo a conoscenza con una copia di in una e-mail da Cheryl Mills, un’assistente di Clinton che dichiarò di aver organizzato una visita da Sandberg e dal suo ricercatore all’Ufficio della Campagna Democratica per rivedere uno “studio di genere e leadership delle donne “, un’ora prima di una “grande riunione “su Clinton.
Nel giugno del 2015, Sandberg ha scritto una e-mail a Podesta, affermando di essere desiderosa che di Clinton vincesse le elezioni, scrivendo : “Sono ancora qui per aiutare come posso”.
Zuckerberg e Podesta
Mark Zuckerberg, direttore esecutivo e fondatore di Facebook, ha inviato una email personale a Podesta nel mese di agosto del 2015, dicendo che gli era piaciuto di aver fatto la sua conoscenza e che la conversazione che hanno tenuto gli aveva dato “molto da pensare”. Zuckerberg ha ringraziato Podesta per aver condiviso le sue esperienze con il ‘Centro per il Progresso Americano’ (CAP), un think tank democratico fondato da Podesta.
Il file includeva una e-mail a Podesta da Elliot Schrage, vice presidente delle comunicazioni per Facebook, il quale dichiarò che Zuckerberg stava cercando un modo per “dirigere la sua ricchezza” per avere “un grande impatto come Facebook”, aggiungendo che le idee di Podesta avevano “davvero scosso” il suo pensiero.
Zuckerberg ha anche chiesto a Podesta di contattarlo in futuro per ascoltare “le sue idee e le sue reazioni”, aggiungendo che non vedeva l’ora di proseguire la sua conversazione. “Se ci sono altre persone che tu pensi che dovrei parlare, per favore fammi sapere.”
- QUesto articolo compare in contemporanea su Cotropiano e L’Antidiplomatico.
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