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La Cina cresce con l’istruzione di massa, gli Usa calano con la privatizzazione

Sulla guerra commerciale ieri sono usciti i dati import – export cinese. Ebbene l’export verso gli Usa è calato del 16% mentre l’import del 22%. Ancor più interessante il dato generale dell’export verso il resto del mondo è calato solo dell’1%. Quindi significa che nel resto del mondo aumenta o è stabile.

Questo è dovuto al salto tecnologico degli ultimi 11 anni. In termini marxiani si è passati dal plusvalore assoluto al plusvalore relativo, con un forte apporto dell’istruzione e il conseguente salto tecnologico.

Quando Trump intima ad Apple di spostare la produzione dalla Cina agli Usa, se vuole sviare i futuri dazi,  Trump mostra, e con lui tutta la dirigenza statunitense, di non aver capito che Apple, così come molte multinazionali nordamericane, in Cina vanno e restano non più per il basso costo, ma perché c’è una forza lavoro qualificata grazie all’istruzione di massa.

Dove hanno lavorato gli americani negli ultimi trent’anni? Da Macy’ s, da Wal Mart, da Burger King. I cosiddetti “Mc Jobs”. Mettici pure che negli ultimi 40 anni l’istruzione è stata distrutta e il quadro è chiaro.

I dirigenti americani ancora non capiscono che la privatizzazione dell’istruzione è alla base del loro declino. Proprio non ci arrivano.

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1 Commento


  • Gian claudio

    Speriamo che gli yankees continuino nella loro autodistruzione

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