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Hpv. “Un” vaccino problematico, fuori dalle facili polemiche

I vaccini hanno cambiato la storia della salute umana, cancellando quasi definitivamente molte delle malattie millenarie che avevano fatto strage in tutte le popolazioni della Terra. Non ci può essere dunque nessuna pretesa di razionalità, tantomeno scientifica, nella pretesa di non vaccinare bambini, adolescenti e adulti.

Come tutti i prodotti umani, anche i vaccini non sono tutti uguali. Evidenziare problemi, registrare i casi in cui un vaccino (non "la categoria" dei vaccini) ha provocato reazioni negative in un numero non secondario di pazienti, è un obbligo scientifico e politico (dei sistemi sanitari nazionali e dei loro cooordinamenti internazionali) per migliorare, affinare, mettere in sicurezza quel prodotto e dunque cancellare ogni mitologia dietrologica "antivaccinista". SI chiama farmacovigilanza ed è organizzata istituzionalmente in ogni paese, con gradi di efficienza ovviamente molto diversi.

Le polemiche di regime sorte in seguito alla trasmissione Report, che ha dato conto di una serie di casi negativi di somministrazione di un vaccino particolare (l'Hpv, usato per la prevezione del papilloma virus), hanno messo in mostra un altro atteggiamento antiscientifico chiaramente indirizzato a eliminare qualsiasi critica verso qualsiasi prodotto farmaceutico immesso sul mercato.

Inutile dire che è proprio questo atteggiamento di difesa "a prescindere" di big pharma a produrre il suo opposto, altrettanto antiscientifico, ossia l'antivaccinismo.

Un breve panorama della letteratura scientifica mondiale sul vaccino Hpv può invece aiutare a districare la matassa intorno a un tema troppo importante e delicato per essere lasciato agli stregoni medioevali e ai servi di big pharma.

Buona lettura

Redazione Contropiano

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 L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) definisce la Farmacovigilanza come un “Complesso di attività finalizzate a valutare in maniera continuativa tutte le informazioni relative alla sicurezza dei farmaci e ad assicurare, per tutti i medicinali in commercio, un rapporto beneficio/rischio favorevole per la popolazione.”

La Farmacovigilanza, obbligatoria per legge, deve quindi studiare tutti quegli eventi avversi (negativi) che possono essere associati all’utilizzo di un farmaco; occorre avere ben in mente che quando un farmaco viene messo in commercio, dopo la sua registrazione, sono conosciuti solo i dati di tollerabilità che si basano, sovente, su studi condotti su un numero di persone non adeguato.

Il punto è questo ed è fondamentale una Farmacovigilanza davvero seria. La questione che, in questo momento, ci interessa è quella del virus del papilloma, del vaccino per contrastarlo (in questo articolo non si mettono in discussione i vaccini) che pone diversi interrogativi scientifici.

Una prima riflessione nasce dalla lettura dell’articolo scientifico danese “Adverse reactions from the HPV vaccine” pubblicato a aprile del 2017 dove è scritto che:

[…] Poiché i vaccini HPV sono autorizzati dalla Commissione europea, l'EMA è responsabile della valutazione sui nuovi rischi o sulle modifiche che possono essere associati ai vaccini, incluse le reazioni avverse. La valutazione di EMA è fatta da due comitati scientifici, PRAC e CHMP, composti da esperti dell'intera UE (compresi i rappresentanti dell'Agenzia dei medicinali danesi). Sia gli operatori sanitari, sia i cittadini possono segnalare reazioni sospette e avverse direttamente all'Agenzia dei medicinali danesi. Basta un piccolo sospetto per presentare una relazione. Vale a dire che è possibile inviare un rapporto anche per il solo sospetto che i sintomi possano essere causati dal vaccino – non è necessario essere certi che esista una relazione causale – si registrano tutte le segnalazioni di sospette reazioni avverse in un database. In relazione alla registrazione, si valuta se sono necessarie ulteriori informazioni aggiuntive che potrebbero essere richieste dalla persona che presenta il rapporto o dal medico curante del paziente. La segnalazione di una sospetta reazione avversa non significa necessariamente che esista una relazione causale documentata tra il medicinale utilizzato e la reazione avversa riportata.”

L'American College of Pediatricians ha preso una posizione scientifica che potemmo definire senza precedenti. Ha rilasciato una dichiarazione inquietante (gennaio 2016) in cui illustra le proprie legittime preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini HPV Gardasil e Cervarix. Esiste, secondo l’American College of Pediaticians, una correlazione tra il vaccino Hpv l’insufficienza ovarica.

Va fatto presente che questo vaccino è stato approvato dalla Food and Drug Administration e dal Center for Disease Control and Prevention.

L’American College of Pediatricians osserva che le prove di sicurezza, pre-licenza, del Gardasil (cioè il vaccino contro l’HPV) lasciano spazio a molti dubbi. La possibilità, secondo il college americano, che una delle sostanze contenute nel vaccino, come a esempio l’alluminio, potrebbe essere associato a una condizione – non frequente ma grave – di insufficienza precoce ovarica (POF) conosciuta come Menopausa precoce.

Medici danesi inoltre, in un loro studio², scrivono che molti pazienti hanno riferito sintomi di una intolleranza, tachicardia, problemi posturali in rapporto alla vaccinazione quadrivalente HPV.

È importante sapere che una parte di mondo è scettica e lancia un allarme sul vaccino HPV; il Canada e il Giappone, a esempio, hanno reso noto che questo vaccino ha provocato in moltissime donne seri effetti avversi. Il governo giapponese ha sospeso la sua dichiarazione di uso della vaccinazione HPV dal 2013.

Nel Febbraio 2017 alcune donne hanno avviato un azione legale presso “The Tokyo District Court. In Spagna, poi, esiste un'associazione che informa sul vaccino del Papilloma, l’Asociación de Afectadas por la Vacuna del Papiloma Humano (AAVP), in Gran Bretagna vi è la UK Association of HPV Vaccine Injured Daughters (AHVID).

Mi sembra che esista una serissima base per avviare un nuova discussione di Farmacovilgilanza e in cui coinvolgere medici e persone .

(continua…)

 

Prof Roberto Suozzi

medico e Farmacologo Clinico

Suozziroberto.altervista.org

1) Adverse reactions from the HPV vaccine https://laegemiddelstyrelsen.dk/…/sideeffects/side-effects…/hpv-… vaccine. Updated 03 April 2017 … Possible adverse reactions from HPV vaccines are monitored closely. … Note that the figures may have changed – these figures were published on 30 March 2017 in Danish

 

2) tVaccine. 2015 May 21;33(22):2602-5. doi: 10.1016/j.vaccine.2015.03.098. Epub 2015 Apr 14.Orthostatic intolerance and postural tachycardia syndrome as suspected adverse effects of vaccination against human papilloma virus. Brinth LS1, Pors K1, Theibel AC1, Mehlsen J2.

 

1 Coordinating Research Centre, Frederiksberg Hospital, Nordre Fasanvej 57, 2000 Frederiksberg, Denmark.

2 Coordinating Research Centre, Frederiksberg Hospital, Nordre Fasanvej 57, 2000 Frederiksberg, Denmark. Electronic address: jesper.mehlsen@regionh.dk.

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1 Commento


  • Gianuario Cioffi

    Gli effetti collaterali del vaccino anti hpv si verificano solo nello 0,01% dei pazienti (e sono pyre diminuiti i casi) , i casi gravi sono circa lo 0,001% .
    Fonte:
    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28278414

    Gli effetti collaterali dello studio Danese sono normalissimi in qualunque vaccino.

    Citare la semplice esistenza di associazioni di pazienti arrabbiati che fanno cause contro bigpharma come “prova-di-per-sé” che il vaccino faccia male è una gravissima fallacia logica.

    In altre parole: siete complottisti.

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