25 APRILE
(partenza da Catania per Niscemi in auto da piazza Alcalà/Borsellino alle ore 12, dopo il corteo cittadino antifascista, che partirà alle ore 9,30 da piazza Stesicoro- info:3803266160)
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PASSEGGIATE SUI SENTIERI DELLA RESISTENZA NO MUOS (PRANZO AL SACCO)partenza alle ore 11 dal presidio permanente di c/da Ulmo
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PROIEZIONE la sera al presidio del nuovo documentario di Fulvio Grimaldi – Fronte Italia: PARTIGIANI del 2000. DAI NO TAV AI NO MUOS: tutti i No della RESISTENZA, Cena Sociale, concerto
26 APRILE
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ORE 10,00 al presidio ASSEMBLEA DEI COMITATI DI LOTTA TERRITORIALI
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ORE 15,00 al presidio ASSEMBLEA DEL MOVIMENTO NO MUOS
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ore 19 assemblea popolare in piazza V.Emanuele a Niscemi, ore 21 proiezione film di Fulvio Grimaldi
APPELLO PER LA GIORNATA DEL 26 APRILE ALLE REALTA’ REGIONALI E NAZIONALI IN LOTTA NEI TERRITORI
Dopo il successo della manifestazione del 1° marzo, il popolo NO MUOS, nonostante l’installazione delle parabole e la “non decisione” del TAR sull’annullamento delle autorizzazioni per la costruzione del MUOS, non si fa intimidire dal pesante clima repressivo e dalle logiche dei giudici ed anzi rilancia la mobilitazione contro questo micidiale strumento di guerra, contro la militarizzazione del territorio, contro le guerre, per la salvaguardia della salute, dell’ambiente e della pace.
La prossima tappa sarà una due giorni di iniziative, 25 e 26 aprile, in Contrada Ulmo per festeggiare la liberazione da tutte le guerre e dal MUOS.In occasione di questi prossimi appuntamenti il Coordinamento regionale dei comitati NO MUOS, consapevole che la lotta contro il MUOS può e deve diventare l’occasione di riscatto della Sicilia, terra martoriata dalle devastazioni ambientali, tassello chiave nella nuova architettura militare che l’ha trasformata in una piattaforma di guerra, un’immensa portaerei di morte, autentica sorgente di scellerate accelerazioni verso la devastazione planetaria, promuove un appello a tutte le realtà italiane tra associazioni, reti sociali e comitati, interessati da conflitti e resistenze territoriali e dai temi ad essi connessi, quali lavoro, democrazia, diritti, migrazioni, mafie, resistenze sociali, solidarietà, per costruire, attraverso un percorso esperienziale, uno spazio alternativo di condivisione di analisi e prospettive, inteso come cornice entro cui le diverse esperienze di lotte trovano un contenitore comune, per valorizzare queste esperienze e farne patrimonio collettivo.
Lo spazio, così ideato, vuole porsi come orizzonte di riflessione e di pratica che nell’offrire maggior visibilità alle soggettività presenti , le rafforza e le aiuta a crescere, tenendo in considerazione i risultati acquisiti ma anche le sconfitte e delineando un terreno di confronto a partire dal quale si provi a :
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lavorare per affrontare i nessi tra vecchie e nuove lotte e mobilitazioni, con l’obiettivo di costruire un orizzonte comune;
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creare connessioni tra le varie realtà e con altri soggetti, a livello regionale e nazionale, interessati dagli stessi conflitti e mossi dallo stesso bisogno di giustizia sociale e di difesa,mettendo in relazione le forme di opposizione ai progetti di devastazione ambientale e condividendo le esperienze di difesa del territorio nonché prospettive e alternative condivise;
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costruire reti fondate sulla reciprocità e sulla lotta per la giustizia sociale e ambientale, con processi partecipati, capaci di porre in connessione le singole rivendicazioni territoriali o comunitarie e di rappresentare una mobilitazione plurale e partecipata nei principi fondanti;
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utilizzare un linguaggio e una narrazione capaci di offrire un approccio interdipendente e complessivo alle rivendicazioni sociali;
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articolare modelli di sviluppo e pratiche di autorganizzazione sociale che, rifiutando la sostenibilità del modello neoliberista e portando alla luce i fallimenti dei contemporanei sistemi di rappresentatività democratica, si fondino sulla giustizia ambientale e sociale, sul diritto di partecipazione e di protagonismo delle comunità locali ai processi di gestione dell’ambiente e del territorio.
Niscemi, allora, come simbolo per altre comunità, laboratorio di pratiche per affermare e rendere attuale il dettato dell’articolo 11 della Costituzione, come laboratorio non solo di resistenza attiva ma anche di proposte includenti di cambiamento.
Niscemi come pratica di autogoverno, luogo in cui si incontrano voci diverse per trovare una casa comune.
Niscemi, dunque, paradigma della lotta e della resistenza del popolo siciliano contro l’aggressione militarista dell’imperialismo americano ed europeo.
Niscemi, geografia materiale di un nuovo immaginario, di un nuovo progetto di società in movimento che attraverso l’elemento unificante della necessità di sopravvivenza della stessa comunità riesce da un lato ad operare quei processi di trasformazione sociale nel territorio indispensabili per la risoluzione del conflitto,e dall’altro a prospettare una nuova possibilità di futuro tesa alla realizzazione di un sistema sociale eco-sostenibile e socialmente equo, libero dallo sfruttamento, dalle guerre e dal razzismo.
Per adesioni:
Assemblea lotte territoriali : comunica@nomuos.info
http://www.nomuos.info/?p=5879
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