Tiene stretti i cordoni della borsa, ma una soluzione adesso la trova, prima no.
Pensate, ha persino trovao i soldi per ricostituire il Fondo unico per lo spettacolo (Fus), come chiesto da quei “comunisti milionari” che fanno gli attori, i registi, i musicisti, e piangono sempre miseria.
Miracoloso anche il modo in cui l’ha fatto: ha messo una sovrattassa sulla benzina (tecnicamente si dice “accisa”), appena uno o due centesimi, chi vuoi che se ne accorga? A scanso di equivoci, il giornale di famiglia ha attaccato subito: “aumenta la benzina per colpa degli amici di Moretti” (nel senso di Nanni). Il governo non avrebbe voluto, ma ci tocca cedere a quei violenti…
La prima idea di Tremonti era stata diversa. Un euro di aumento sul prezzo del biglietto per il cinema. Poi, col passare dei giorni, gli esercenti cinematografici si sono fatti sentire: “non se ne parla proprio” (in fondo avevano da poco aumentato il prezzo per conto proprio); “non c’è nessun vantaggio, anzi, diminuiranno gli spettatori”.
Potenti, ‘sti esercenti cinematografici! A proposito, ma il primo esercente d’Italia non è quel piccoletto che si chiama Silvio?
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