– Non credo nella pista ciclabile al benecomunismo
– Non credo nella decrescita felice, e temo che la nostra sarà molto infelice e forse tragica
– Non credo nei partiti degli intellettuali
– Non credo nell’antipolitica, tanto più in quella di sinistra
– Non credo che la società civile italiana sia poi tanto migliore della classe politica
– Non credo nei documenti che si occupano del metodo e non della sostanza
– Non credo nella poesia pubblica di Walt Whitman (o di Vendola), preferirei la prosa di un Giolitti, di un Togliatti o di un Matteotti
– Non credo che il manifesto, con tutti i problemi che ha, debba mettersi a sponsorizzare nuovi soggetti politici
– Non credo nella democrazia diretta, mito e truffa perenne e riaffiorante nella sinistra
– Non credo che si possa immaginare una società di sfaccendati che passano il tempo a partecipare a decisioni perenni, orizzontali, itineranti e ruotanti
– Per mio conto darei volentieri una delega (proprio così: una delega) a un serio partito socialista, fatto di seri professionisti della politica (perché la politica è anche una professione, che va fatta bene), come accade in tutti i paesi civili d’Europa.
– E’ chiedere troppo?
dal profilo facebook di Giampasquale Santomassimo
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