22 gennaio 2013, il ministro delle finanze giapponese, Taro Aso, ha dichiarato riguardo alla questione della spesa sanitaria: “Perché dovrei pagare per persone che si limitano a mangiare e a bere e che non fanno alcuno sforzo?”; “Mi sveglierei sempre peggio sapendo che tutte le cure in corso sono a carico del governo. […] Il problema non si risolverà fino a quando non lascerete che si sbrighino a morire”.
27 febbraio, dal blog di Beppe Grillo: “Ogni mese lo Stato deve pagare 19 milioni di pensioni e 4 milioni di stipendi pubblici. Questo peso è insostenibile“.
La proposta “in positivo”, non detta, dovrebbe essere conseguente: “smettiamo di pagare le pensioni e licenziamo più dipendenti pubblici possibile” (magari non i poliziotti, che potrebbero servire; ma questo lo preciserà in seguito, credo). E che fine dovrebbero fare ‘sti poveri pensionati e statali senza più reddito? Essere aiutati a morire? L’hanno già detto altri, tra cui il suo amico “Rigor Montis” e l’Fmi.
Ma il cinema c’era arrivato ancora prima. 1973. Nel film di fantascienza 2022: i sopravvissuti, di Richard Fleischer, “i vecchi” vengono suicidati in modo assistito, molto “pulito”. Vengono infatti poi utilizzati – in senso fisico, “carnale” – come ultima risorsa umana per produrre l’unico cibo possibile, il Soylent.
Forza, ragazzo, mancano ancora nove anni! Puoi alzare ancora di un’ottava il tuo urlo. Poi però c’è la stecca…
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leon
… già “Soylent Green” … indimenticabile. Perfino ‘Cialtron’ Heston aveva un senso.