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Napolitano no!

Per me Sandro Pertini e Giorgio Napolitano stanno ai due estremi come presidenti della Repubbica, e il secondo sta dal lato negativo. È lui infatti l’ispiratore della controriforma costituzionale scritta da Renzi, votata dal Parlamento, ma voluta da quella Troika che affama la Grecia e dai poteri forti e dalla finanza internazionale.
Nel maggio del 2013 lo staff della Banca Morgan scriveva un documento sulla necessità di superare le costituzioni antifasciste dei paesi europei, perché troppo legate a politiche sociali di sinistra e ai diritti del lavoro. La stessa banca scriveva che per realizzare le riforme liberiste nei paesi europei bisognava cambiare le loro democrazie, dando più potere a governi forti e togliendolo al parlamento, agli enti locali, ai sindacati e a tutte le organizzazioni della società civile. 
La controriforma di Renzi realizza questo obiettivo, con un capo del governo autoritario, che una volta eletto con la legge truffa Italicum potrà fare quello che vuole. O meglio quello che vogliono le banche, la UE, la finanza, la Troika. 
La Costituzione repubblicana aveva già subito un colpo pesantissimo con la modifica dell’articolo 81 che imponeva l’obbligo del pareggio di bilancio. Anche quella misura era voluta dai banchieri e da Monti e ancora da Napolitano. Quando fu approvata un esponente conservatore britannico dichiarò: Keynes è stato messo fuorilegge . 
La controriforma costituzionale di Renzi e Napolitano è la sostanziale abrogazione della Costituzione antifascista, votare NO al referendum che la dovrebbe confermare deve diventare un impegno di fondo per chi non si rassegna al regime della Troika.

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