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L’ideologo della razza padrona

Nel 1976 facevo le Aldini, un giorno il supplente di italiano (Franco, a cui sarò sempre grato per questo) fece una bellissima lezione di comunicazioni di massa, spiegandoci la natura reazionaria del nuovo quotidiano che iniziava ad uscire in quei giorni.
All’epoca, in edicola si trovavano diversi quotidiani di sinistra:
Avanti!
L’Unità
Paese sera
Il manifesto
Il quotidiano dei lavoratori
Lotta continua
La Repubblica se li è mangiati quasi tutti
La razza padrona ha prodotto il suo ideologo di maggior successo presentandolo come il proprio fustigatore.

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1 Commento


  • Eros Barone

    E’ un caso esemplare di quella che Lukàcs definisce “critica conservatrice” o “apologia indiretta”. Del resto, le forme grottesche e ridondanti con cui il sistema borghese-capitalistico del nostro paese sta rendendo omaggio ad una delle sue creature (Rai Tre gli ha dedicato addirittura una trasmissione contraddistinta dal goffo titolo inglese di “A sentimental journey”) lo confermano pienamente.

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