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Usa. La ricerca di un bilancio federale a favore del popolo

Una proposta per un bilancio federale che serva ai lavoratori e non ai ricchi e alle corporation deve includere tre punti:

  1. una proposta di bilancio per le persone deve riconoscere che adesso il più grande problema per l’economia non è il deficit del bilancio federale, ma piuttosto una disoccupazione di quasi il 10% da più di due anni da quando la recessione si è ufficialmente conclusa.

  2. Dato che il debito pubblico è principalmente dovuto alle guerre, ai tagli alle tasse per i ricchi e alle recessioni, il pareggio di bilancio deve essere fatto in modo che si tagli la spesa militare, si alzino le tasse per i più abbienti e si aumenti la spesa nel breve periodo perchè più persone possano tornare a lavorare.

  3. Bisogna proteggere i programmi di Social Security e Medicare ( programmi di assicurazione pubblica e previdenza sociale, ndr ) dai futuri problemi di finanziamento incrementando la spesa, non tagliando sulla rete di protezione per gli anziani.

 

Una proposta che prova a fare ciò è il “Bilancio del popolo” del Congressional Progressive Caucus

( la più importante fazione democratica popolare degli Stati Uniti, con 83 membri dichiarati nel parlamento, lavora per far progredire le questioni e le posizioni progressiste. Ndr ), sottoscritto da 85 membri del Caucus.

Tale proposta è stata quasi totalmente ignorata dai media mainstream. Una ricerca sul New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal mostra che non è stata fatta menzione alcuna di questa proposta negli articoli di cronaca. Questo blackout di notizie e questa autocensura dai media mainstream è progettato per un obbiettivo: limitare il dibattito a due opzioni: la proposta della destra “Cut, Cap and Balance” ,che colpirebbe i programmi sociali , taglierebbe le tasse ai ricchi e alle corporation, portando contemporaneamente l’economia in una depressione; l’accordo bipartisan del Senato e/o Obama- Repubblicani della Camera dei Rappresentanti, che andrebbe nella stessa direzione, ma semplicemente non nelle stesse proporzioni.

A suo merito, il “Bilancio del popolo” del Congressional Progressive Caucus va in un’altra direzione. Comincia con il piano di amplificare la spesa immediatamente su strade, ponti, ferrovie e altre infrastrutture per creare posti di lavoro. Il “bilancio del popolo”, inoltre, richiede tagli significativi alla spesa militare e la fine di tutti i tagli dell’era Bush per i più abbienti per provare a diminuire il deficit di bilancio. Esso inoltre aumenterebbe le tasse sulle corporation, specialmente sulle imprese di Wall Street, dove l’avidità ha condotto fino alla crisi finanziaria nel 2008. Da ultimo, ma non per importanza, la proposta del Congressive Caucus aumenterebbe la spesa per il programma Social Security, alzando il limite delle tasse ( ora gli stipendi sopra 106,800$ non sono tassati, né lo sono interessi, dividendi o capital gains che perlopiù vanno ai ricchi). Si vorrebbe inoltre espandere Medicare offrendola come “opzione pubblica” per l’acquisto individuale, con il governo a trattare direttamente per ottenere prezzi più bassi per i farmaci

Nonostante il “Bilancio del popolo” sia un buon punto di partenza, non si spinge in realtà abbastanza in là per essere un bilancio che davvero serva ai lavoratori. Oltre alla spesa in infrastrutture, che aiuterebbe perlopiù i lavoratori del settore edile, il governo federale deve dar vita ad un più generale piano di crazione di posti lavoro come il Work Progress Administration (WPA) del periodo della Grande Depressione, che diede lavoro direttamente a milioni di lavoratori disoccupati.

Il Progressive Caucus vuole tagliare la spesa militare ( oltre a fermare le guerre ) di circa 700 miliardi per dieci anni. Ma questo rappresenta soltanto circa il 10% della spesa. Con gli USA che spendono quasi quanto tutto il resto del mondo messo insieme, possiamo e dobbiamo fare tagli molto più profondi alla spesa militare.

Offrire una “opzione pubblica”, dove gli individui possano comprare all’interno di Medicare non è sufficiente. Ciò di cui abbiamo bisogno è di estendere Medicare a tutti. Insieme al fatto che il governo abbassi i prezzi e i profitti delle grandi compagnie farmaceutiche e insieme ai risparmi provenienti dall’eliminazione delle compagnie di assicurazione private a scopo di lucro, ciò potrebbe tagliare la spesa sanitaria totale di oltre 1/3 ( Il Canada, con la sua assicurazione sanitaria governativa, spende circa 2/3 di quanto spendono gli USA sulla sanità ).

L’assicurazione sanitaria universale sarebbe un grosso sollievo per il bilancio per lo stato, i governi locali e le scuole, che non dovrebbero pagare così tanto per assicurazioni sanitarie private per i loro dipendenti e insegnanti, contribuendo così a ricacciare indietro l’ondata di tagli al bilancio.

Imprese private che offrono prestazioni di assicurazione sanitari per i propri lavoratori avrebbero pari condizioni e fronteggerebbero meno pressione per tagliare i benefici dei lavoratori per abbassare i costi.

Quantunque ciò richiederebbe più tasse da destinare al programma Medicare, una soluzione potrebbe essere di alzare il tetto sugli utili tassati per la Social Security dall’attuale 80% di tassazione su tutti i redditi, rendendo il FICa ( Federal Insurance Contributions Act, simile ai nostri contributi sociali, ndr ) una vera “flat rate tax”. Ciò sarebbe più che sufficiente ad assicurare i pagamenti del programma Social Security, così il resto potrebbe andare a Medicare.

http://cpc.grijalva.house.gov/

da : www.fightbacknews.org

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