1. Esprimiamo la nostra rabbia per il modo vendicativo e neocoloniale con cui la Troika e il FMI hanno trattato la questione di Cipro. Essi hanno tentato e stanno tentando, sulla base di accuse non provate, di imporre le proprie scelte politiche e le proprie ossessioni a Cipro, portando il nostro paese e le persone a condizioni che sono simili a quelli degli altri paesi europei del sud.
2. Esprimiamo altresì il nostro forte risentimento perché di fronte ad un momento importante per il popolo cipriota, il signor Anastasiades e il suo governo hanno scelto di non ascoltare eventuali altri pareri. Ci dispiace far notare che in tutto questo tempo, il signor Anastasiades, non ha in ogni momento sento il bisogno di consultare uno, anche per breve tempo, dei partiti politici, almeno quanto riguarda AKEL. Ciò significa che il signor Anastasiades e il governo stanno assumendo in pieno la responsabilità per gli sviluppi.
3. Da una prima lettura, le conclusioni sono purtroppo spaventose. Il governo si è ritirato nel caos e si è rimangiato gli impegni presi per la sua elezione e post-elettorali. Lo stesso signor Anastasiades in occasione della riunione dei capi dei partiti politici sull’economia di sabato scorso si è detto pronto ad accettare le privatizzazioni così come le chiede il FMI affinché il taglio sui depositi bancari sia ritirato. Alla fine, ha accettato sia le esigenze catastrofiche dei creditori, insieme ad altre misure dolorose. Appena tre settimane fa il popolo cipriota aveva votato per Anastasiades contando sulla affermazione secondo cui aveva forti legami con l’Unione europea e che fosse in grado di condurre negoziati difficili per quanto riguarda il memorandum. Invece, nel giro di soli pochi giorni, ha accettato le loro catastrofiche richieste. Fin dall’inizio della sua amministrazione, il signor Anastasiades ha dimostrato di essere completamente privo di coerenza.
Per quanto riguarda le misure che sono state concordate, AKEL le studierà senza indugio e porterà avanti la propria posizione su ciascuna di esse separatamente, in modo dettagliato e completo. A tal fine, l’Ufficio Politico e del Comitato Centrale del AKEL si riunirà per discutere il problema e arrivare a decisioni. Il Segretariato del Comitato Centrale ha proposto all’Ufficio Politico e al Comitato Centrale di votare contro in Parlamento agli impegni assunti dal governo Anastasiades.
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