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Pensare è un’arma. Rivoluzionaria


Questa citazione parla di oggi, non del passato di 80 anni fa. Non provate nemmen a dire il contrario.

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«Da quasi cinquant’anni una generazione dopo l’altra manifesta apertamente il proprio disprezzo per le idee «astratte» e la propria ammirazione per la bestialità «concreta».

Libertà e giustizia sono considerati concetti per vecchi decrepiti; l’égalité-liberté-fraternité della Rivoluzione francese testimonia impotenza e mancanza di volontà di potenza, nel migliore dei casi è un pretesto per arricchirsi. La cosiddetta giovane generazione, la cui età oscilla fra i venti e i settant’anni, pretende dai propri uomini politici la scaltrezza ma non la convinzione, l’opportunismo ma non i principi, la propaganda ma non la politica. Ricava la sua visione del mondo da una vaga fiducia nei grandi uomini, nel sangue e nel suolo, negli oroscopi.

La politica che nasce da questo tipo di mentalità viene chiamata Realpolitik. L’uomo d’affari finito in politica, convinto che la politica sia soltanto una gigantesca transazione economica con gigantesche occasioni di perdite e guadagni, e il gangster che dichiara «quando sento la parola cultura, tiro fuori la pistola» sono le sue figure centrali. Solo quando le idee «astratte» sono state sostituite da speculazioni bancarie «concrete», il diritto «astratto» ha potuto cedere facilmente il passo al revolver concreto. Ciò che sembrava una ribellione nei confronti di tutti i valori morali ha prodotto una sorta di idiozia collettiva: chiunque sia in grado di vedere oltre la punta del proprio naso viene considerato uno che vaneggia. Ciò che sembrava una ribellione contro lo spirito ha prodotto l’abiezione organizzata: la violenza vale più del diritto.»

Hannah Arendt, Politica ebraica, Cronopio

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1 Commento


  • rita chiavoni

    un contributo.
    I sensi : l’mmagine riproduce il suono , il suono l’immagine. Il tatto riproduce l’immagine e di seguito il suono e dal suono sorge l’emozione che sollecita l’immaginazione, che è immago e complesso, sentimento, che è estetica ed intuizione. I sensi allora conoscono se stessi e il il proprio esistere, l’idea è pura descrizione di quanto avviene nel profondo è descrizione e rappresentazione della conoscenza del qui e ora atemporale di ciò che è stato e ciò che sarà.
    Poi, forse anche pensiero. solamente quando il pensiero emerge diventa progetto ed azione, solamente così, nella visibilità e consapevolezza di questo contatto con la profondità dei desideri sognati, emozionati, vissuti prima dell’azione che si crea la forza di un cambiamento possibile. uscire dalla gabbia del già dato: sognare e pensare, pensare e sognare ancora e quindi agire è rivoluzionario.

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