Esprimiamo solidarietà a Riccardo Antonini, al quale una vergognosa sentenza del Tribunale di Lucca ha recentemente confermato il licenziamento dal suo posto di lavoro in ferrovia.
Un licenziamento politico, che intende punire la coerenza di chi si è battuto e continua a battersi perché sia fatta giustizia per la strage del 29 giugno 2009 alla stazione di Viareggio.
Dopo che il 27 maggio scorso la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per i vertici di Fs (Mauro Moretti, Vincenzo Soprano, Michele Elia, Gilberto Galloni, Mario Castaldo, Calogero Di Venuta, Angelo Pezzati, Emilio Maestrini …), di Gatx, della Jungenthal, della Cima Riparazioni, la decisione di confermare il licenziamento di Riccardo è un chiaro segnale di normalizzazione repressiva, finalizzato a scoraggiare la dura battaglia in difesa dei familiari delle vittime e di tutti coloro i quali – lavoratori e utenti – s’infortunano o continuano a perdere la vita sui treni, sui binari, nelle stazioni di un servizio ferroviario divenuto estremamente pericoloso, a causa delle scelte ferocemente neo liberiste volute dai governi succedutisi in questi anni alla guida del paese.
La battaglia portata avanti dall’Assemblea 29 giugno ha ottenuto in questi anni importanti risultati, grazie anche alla determinazione di compagni come Riccardo. Non saranno certo le decisioni dei tribunali a fermare questa lotta, che oramai travalica la drammatica vicenda della strage, divenendo una battaglia contro la ferocia del profitto capitalistico, che impone un sistema di sfruttamento sempre più bestiale, in ferrovia come in ogni altro luogo di lavoro e di vita.
La Rete dei Comunisti è e sarà al fianco di Riccardo e di tutte le famiglie vittime della strage del 29 giugno 2009
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