Mi inviano una petizione con la richiesta di diffonderla. Lo faccio, dopo avere firmato. Va bene sì. Petizioni, presidi e manifestazioni, occorrono e bisogna farli. Lasciatami dire, però fino in fondo qual è la mia opinione e non pensate che sia impazzito: da questa tragedia non usciremo così. La sola via possibile è la lotta dei popoli armati. Bisogna che ce lo diciamo e che lavoriamo per organizzarla. Tempo per aspettare, però, non ce n’è e le destre sono pronte a fare qui quello che stanno facendo in Ucraina. Non so lì come vada e chi lotti contro i nazifascisti finanziati dall’Europa e dagli USA. Non so se ci sia un partito, ma so che se i macellai del capitale passano in Ucraina e schiacciano la Grecia subito, tutto diventerà così difficile da essere poi quasi impossibile.
L’UE non ha una Costituzione democratica, approvata dai popoli ed è guidata da delinquenti che nessuno elegge e non rispondono al Parlamento. Quella che si è scatenata con l’unificazione della Germania è una guerra di classe dei ceti dirigenti, guerra dall’alto che non è condotta solo con le parole o le misure economiche. Le armi sparano ormai da tempo e tutto si tiene. Con la riunificazione della Germania il capitalismo ha gettato la maschera, tornando al nazifascismo. Questo è e da qui occorre partire. Cremaschi ha ragione: occorre insorgere e combattere con ogni mezzo. Cosa vuol dire insorgere? Per me significa organizzare la lotta dei popoli armati contro il capitalismo nazifascista risorto con la riunificazione tedesca. Dovrebbero muoversi anzitutto proprio i lavoratori tedeschi ai quali idealmente invio questo messaggio.
Ecco la petizione diretta a Cittadini Europei.
“Questa petizione sarà consegnata a:Cittadini Europei
Diffondere una Campagna europea a sostegno della Grecia e del suo governo democratico nella difficile negoziazione per il ripristino dei diritti del popolo greco e dei popoli europei
E’ importantissimo far sentire in questi giorni, la voce dei cittadini europei a favore delle posizioni del legittimo e democratico governo greco che si sta battendo per una revisione e del debito. Un debito che è nato privato ed è diventato “pubblico” solo per salvare banche e istituzioni finanziarie (nord europee) che hanno speculato e giocato col fuoco dei derivati.
La battaglia della Grecia è la battaglia di tutti i cittadini europei contro le elites nazionali e internazionali dell’1-10% che negli anni della crisi si sono arricchiti oltre ogni limite a danno dei lavoratori, dei precari dei disoccupati.
L’Europa avrà un futuro solo se sarà ripristinato un equilibrio sostenibile tra paesi del nord e paesi del sud, solo se la ricchezza sarà ridistribuita all’interno dei singoli paesi, solo se le istituzioni finanziarie torneranno a rispondere ai governi democratici.
Lanciamo e diffondiamo una campagna europea a sostegno del governo greco. Dagli esiti della negoziazione in corso, dipenderà il futuro del nostro continente e delle generazioni future”.
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angela
la troica va’ attuata alla germania