Le bombe della NATO colpiscono da giorni la Libia, le città, i porti e
le infrastrutture di un paese sino a poche settimane fa alleato sicuro e fedele di chi oggi lo sta bombardando. Gran parte degli aerei partono dal nostro paese, trasformando per l’ennesima volta l’Italia in una grande portaerei di guerra.
La “No Fly Zone” è stato un vergognoso paravento per
legittimare una aggressione funzionale alle mire colonialiste francesi, inglesi e statunitensi sulle immense risorse petrolifere e di gas della Libia.
Il placet dell’ONU per quella che rischia di trasformarsi in
una nuova occupazione militare è passato attraverso l’uso delle solite “armi di distrazione di massa”. Sono state inventate di sana pianta notizie allarmanti e orribili per legittimare poi l’intervento “umanitario” a favore delle popolazioni civili libiche, che ora però muoiono sia nella guerra civile che sotto le bombe statunitensi, francesi, inglesi.. e italiane.
Il gruppo di paesi che guidano l’attuale avventura militare,
sono andati alla guerra senza alcun accordo sul ruolo della NATO e con
contrasti all’interno tra i vari governi. In Italia il governo Berlusconi si è salvato da una crisi politica ben più grave di quelle giuridico/sessuali degli ultimi tempi grazie al sostegno del PD alla guerra, alimentando così una foga interventista vergognosa, coadiuvata dal Presidente della Repubblica attraverso un sapiente uso delle celebrazioni sul 150° dell’Unità d’Italia, funzionali a creare nel paese il clima nazionalista utile per veicolare l’ennesima “missione
di guerra”.
Ancora una volta al carro degli interventisti “umanitari” si
è immediatamente legata la cordata di coloro che gridarono impropriamente
“forza ONU” alcuni anni fa mentre l’Iraq e l’Afghanistan erano stati invasi e bombardati.
Occorre mobilitarsi per un cessate il fuoco immediato in
Libia, senza se e senza ma, e per l’avvio di una conciliazione tra le tribù in conflitto. Ciò potrà avvenire solo attraverso l’autorevolezza di una proposta fatta da soggetti neutri e disinteressati alle vicende interne libiche, non certo dai bombardieri della NATO e da una alleanza disposta a delegare loro la soluzione della guerra civile.
NON UN UOMO NON UN EURO PER LA GUERRA!
Disarmiamoli! Bologna
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www.disarmiamoli.org
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