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Democrazia sindacale. Leonardi (Usb): da Landini proposta sbagliata e pericolosa

Così Pierpaolo Leonardi, dell’Esecutivo nazionale USB, in merito all’intervista rilasciata dal segretario della Fiom a “La Repubblica”.

“Incomprensibile – spiega Leonardi – in quanto va in una direzione completamente opposta a quella sostenuta dalla proposta di legge preparata dalla stessa Fiom e sulla quale, alcuni mesi orsono, la Fiom aveva raccolto migliaia di firme. Sbagliata perché consente di accantonare definitivamente l’esigenza di una legge che regoli la materia, e pericolosa perché lascia nell’indeterminatezza l’individuazione dei soggetti rappresentativi. Sulla scorta di quali criteri andranno individuate le confederazioni maggiormente rappresentative? A chi sarà demandato il compito di individuarle? E, in mancanza di una legge attuativa dell’articolo 39 della Costituzione, come si potranno evitare atteggiamenti discriminatori nelle aziende?”.

“Nel 1995 – prosegue Leonardi – il sindacalismo di base si era fatto promotore di un referendum abrogativo totale dell’articolo 19, al fine di obbligare il Parlamento alla definizione di una legge democratica e pluralista sulla rappresentanza e rappresentatività sindacale. Al nostro referendum se ne aggiunse però un altro di parziale abrogazione dell’articolo 19, promosso dalla sinistra sindacale dell’epoca, la cui approvazione ha prodotto il disastro dell’attuale formulazione dell’articolo 19, che assegna unicamente alle organizzazioni firmatarie di contratto la titolarità della rappresentanza sindacale”.

“Se oggi quella formulazione colpisce la Fiom – sottolinea Leonardi – dal 1995 ha colpito e fortemente limitato la crescita del sindacalismo di base, impedendogli di avere le trattenute sindacali, il diritto a tenere assemblee in orario di lavoro, di sedere ai tavoli negoziali anche nelle aziende in cui rappresentava una cospicua e maggioritaria parte dei lavoratori; di esplicare di fatto le prerogative democratiche che dovrebbero essere patrimonio di ogni sindacato. Invitiamo pertanto Landini a maggiore lucidità ed a rammentarsi che spesso, anche con il loro tacito assenso, l’articolo 19 così come è ora è servito a far tacere altri”, conclude il dirigente USB.

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1 Commento


  • giancarlo staffo

    Landini (iscritto a Sel) non ha imparato ancora la lezione, è restato ostaggio della Camusso e prigioniero della sua concezione residuale di un sindacalismo provinciale e socialdemocratico che il capitale ha ormai sconfitto in modo irreversibile. Ora vorrebbe il previlegio della rappresentanza come Cisl e Uil escludendo e discriminando il nuovo sindacalismo conflittuale. Incorreggibile e ripetente.

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