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Ross@ al fianco degli arrestati di Roma e Napoli

Un regime che non conosce la mediazione sociale non sa più neppure come confrontarsi con l’impoverimento sociale, la disoccupazione, i molti e diversi bisogni che sorgono da una fetta di società esclusa dal benessere. E quindi diventa rapidamente un regime repressivo, al di là delle qualifiche che si auto-attribuisce.

Gli arresti stamattina a Napoli e Roma colpiscono attivisti che hanno aiutato quei bisogni sociali a trovare espressione, concretizzandosi in mobilitazioni, vertenze, organizzazione, risultati concreti.

Difficile non vedere il segnale politico proveniente dal governo, proprio mentre questo stesso governo sta per tirare le cuoia passando il testimone a un altro della stessa natura, forse solo più “decisionista”.

Difficile non vedere il miope obiettivo di “spaventare” una resistenza sociale che trae la propria legittimità dagli esclusi da tutto. E che non si può fermare con mezzi repressivi.

Il movimento politico ROSS@ è stato in questi mesi al fianco del movimenti per il diritto all’abitare e delle organizzazioni dei disoccupati, al fianco di chi chiede dignità, lavoro, reddito, casa.

Siamo stati insieme in piazza il 18 e 19 ottobre e in tutte le altre mobilitazioni di questi mesi.

Lo saremo ancora nelle mobilitazioni di questa primavera, a cominciare dalla grande manifestazione nazionale del 12 aprile contro l’austerità e l’Unione Europea.

Lo siamo oggi con gli attivisti arrestati o “confinati”, misura che richiama direttamente il ventennio fascista.

Libertà immediata per tutt* gl* arrestati*!

ROSS@ – Movimento anticapitalista e libertario

 

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