Joseph Halevi è un grande economista, profondo conoscitore della teoria marxiana e “uomo di mondo” che si è occupato di numerosi argomenti anche di carattere storico. Da alcuni giorni va postando su Facebook una serie di illuminanti riflessioni e/o considerazioni sulla crisi in Ucraina, la storia recente dell’Unione Europea, la sua irriformabilità e l’imperialismo non più sottotraccia, a braccetto con i neonazisti di tutto il continente.
Ci siamo permessi di riprendere le sue considerazioni più recenti, che aggiungono informazioni note a pochi e riflessioni che non sovvengono a nessun altro, nelle redazioni dei quotidiani mainstream.
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Mi chiedo anche quale sia il ruolo della Francia. Io credo che sia favorevole agli USA mentre alla Germania queste cose non piacciono proprio perchè per lei l’Ucraina vale in quanto parte della sua strategia economica verso la Russia + Cina con Iran e Turchia dentro. Questa è la vera grande strategia tedesca per andare oltre l’Europa occidentate e allentare fortemente il vincolo rappresentato dalla domanda dell’UE che è assolutamente stagnante, nel migliore dei casi. Il fatto che Bernard Henri Levy sia andato, alcune settimane fa, a Kiev a fare comizi è molto indicativo in quanto egli non si muove se non ha l’appoggio delle più alte sfere della repubblica. Per la Germania una frattura politica e strategica con la Russia sull’Ucraina crea molti problemi perchè rende molto più complicata la visione euroasiatica dell’economia che viene portata avanti dalle grandi società tedesche.
2 marzo 2014
Notare che l’intervento occidentale all’est parte quasi sempre da zone ove è forte la componente che vuole riabilitare il passato nazifascista: Tudjman in Croazia, Kosovo, alcune zone baltiche, Ucraina occidentale.
01 marzo 2014
e ci scordiamo un semplicissimo fatto: che Yanukovich si era rivolto a Mosca perchè l’UE voleva solo l’apertura dei mercati e rifiutava qualsiasi aiuto finanziario. Ora lo dipingono come un pupazzo di Mosca, mentre era lui che si era rivolto all’UE ricevendo condizioni inaccettabili. E ora? gli aiuti finanziari non verranno, ma il programma FMI-Troika sì; e non ci sarà la spalla russa anche se, credo, la Russia ha interesse a mantenere qualche condizione favorevole per l’Ucraina.
01 marzo 2014
Mettendo insieme il sistema euro e l’atteggiamento dell’EU verso l’est europeo di cui ho scritto in precedenza si vede bene che nessuna istituzione europea è riformabile: sia questa l’UE o l’UME (Unione Monetaria Europea, cioè l’eurozona).
01 marzo 2014
ATTENZIONE!!
Bisogna ricordarsi che le fasi cruciali della formazione dell’UE sono passate attraverso il dissolvimento dell’est europeo.
(1) Kinkel (ministro degli esteri tedesco) all’Aja sulla Jugoslavia (estate 1990): richiesta di secessione unilaterale della Slovenia e soprattutto della Croazia, sapendo benissimo che nel caso di quest’ultima ci sarebbero state pulizie etniche (che cominciarono con l’espulsione dei serbi della Slavonia, regione croata). Francia e GB contro, appoggiate dalla Grecia, ma USA e Italia-Vaticano fortemente a favore della posizione tedesca. Nasce da qui il compromesso mitterrandiano su Maastricht. La Germania accetta Maastricht, GB e Francia accettano la posizione tedesca sulla Jugoslavia, Francia e Germania accettano le eccezioni richieste da GB purchè quest’ultima accetti Maastricht e ovviamente la posizione tedesca sulla Jugoslavia che porta alla guerra in Bosnia.
(2) Nel 1998 i negoziati sulla moneta unica si intrecciano con le confabulazioni riguardanti la Jugoslavia nel Kosovo, che culminano con la dichiarazione di Rambouillet, che porterà alla guerra del 1999. Cruciale garantire la partecipazione dell’Italia ed è su questa base che vengono superate le opposizioni degli ambienti più conservatori tedeschi all’entrata dell’Italia nell’euro. Non è stato Ciampi, per altro debolissimo nelle trattative con la Germania, a far entrare l’Italia nell’euro, bensì la garanzia della partecipazione del governo italiano capeggiato da D’Alema, con Cossutta e Diliberto dentro, alla già pianificata guerra nel Kosovo.
(3) Allora sul manifesto scrivemmo (Tommaso Di Francesco ed io) che questa strategia mirava oltre la Jugoslavia.
(4) Elemento centrale dell’atteggiamento dell’Europa occidentale verso l’est è stata l’accettazione della riabilitazione del collaborazionismo e del nazismo da parte delle forze che all’est si presentavano come pro- europeiste. Così è successo nei confronti dei paesi baltici, ove il collaborazionsimo con le SS fu massiccio unicamente in nome dell’antisemitismo e dell’antislavismo, poichè le stesse popolazioni baltiche non russe e non ebree erano destinate ad essere in gran parte deportate e decimate come previsto nel General Plan OST, la cui formulazione venne richiesta da Himmler. In ognuno di questi casi di riabilitazione del nazifascismo l’appoggio degli Usa fu determinante. Addirittura eclatante nel caso di Tudjman in Croazia. Infatti di fronte all’esaltazione degli Ustascia da parte di Tudjman molte organizzazioni ebraiche cominciarono a preoccuparsi notevolmente. Per farle ricredere e silenziarle vennero mobilitate varie forme di propaganda, usando delle agenzie esperte in pubblicità, così da far apparire Tudjman come un democratico e Milosevic come un dittatore sanguinario. E sul Kosovo nascosero il fatto che il riferimento ideologico antiserbo dell’UCK nazionalista “kosovaro” era il collaborazionismo, antiserbo ed antisemita, durante l’occupazione nazifascista della Jugoslavia. In Ucraina USA-Europa si stanno comportando esattamente allo stesso modo in perfetta continuità. Ancora una volta viene sdoganato il neonazismo ed il collaborazionismo mentre si spargono a iosa lacrime di coccodrillo sulla Shoà, volutamente omettendo di ricordare e onorare il Paese da dove per la Germania nazista venne di vedova un velo, di vedova un velo le venne!
01 marzo 2014
Su Channel 4 (GB) del 16 dicembre 2013 viene rilevato il ruolo determinante dell’estremismo di destra del partito svoboda in Ucraina e vengono sottolineati i collegamenti con lo xenofobo BNP in Gran Bretagna. Viene mostrato il ruolo degli USA.
http://www.channel4.com/news/ukraine-mccain-far-right-svoboda-anti-semitic-protests
Far-right group at heart of Ukraine protests meet US senator
www.channel4.com
Protests continue in the Ukrainian capital after an endorsement from US Senator John McCain but at the heart of the movement in Kiev lies an extreme right wing party with links to the BNP.
28 febbraio 2014
Questo libro è essenziale. L’ho letto tanti anni fa ed ora è stato appena ripubblicato. leggendolo si capisce bene perchè il governo di Israele non ha in definitiva problemi nei confronti di un Tudjman in Croazia e eventualmente di Svoboda (o di una sua versione camuffata) in Ucraina.
http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0985890991/counterpunchmaga
27 febbraio 2014
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