Lo scorso Venerdì 4 Aprile abbiamo promosso ed organizzato un dibattito pubblico cittadino sul tema della “Exit strategy. Rompere la gabbia dell’Unione Europea”, un appuntamento preparato con la partecipazione del compagno Valerio Evangelisti, il collettivo Noi Restiamo di Bologna, e i compagni di Militant di Roma della rete “Noi saremo tutto”.
Una assemblea che si inseriva anche nel percorso di avvicinamento alla manifestazione che si terrà sabato 12 aprile a Roma che vedrà anche Ross@ in piazza, e per iniziare un confronto sulla costruzione di un permanente movimento di lotta anticapitalista in occasione del semestre italiano di presidenza del Consiglio della Unione Europea, che vedrà nel vertice di Torino sulla disoccupazione giovanile un primo importante passaggio.
Abbiamo cercato di mettere al centro del dibattito la necessita di rompere la gabbia dell’Ue, identificandola come causa delle politiche di rapina nei confronti dei ceti più deboli e non solo. Dando un giudizio sostanzialmente positivo della serata, buona la partecipazione, soprattutto per la presenza di molti giovani, anche se abbiamo colto qualche limite nel dibattito nella difficoltà ad inquadrare l’argomento di discussione da un lato e per la nota propensione di chi partecipa a parlare del mondo intero.
Come da notare che al dibattito, tra gli interventi, non ha partecipato nessun esponente di altre strutture o organizzazioni bolognesi che dovrebbero essere coinvolte nella prossima scadenza del 12 aprile. Rispetto alla manifestazione di sabato, alla quale parteciperemo nel tentativo importante di tenere assieme le diverse sensibilità delle organizzazioni, pensiamo però che sia poco visibile l’obiettivo su cui mirare, cioè l’UE e il suo processo di costruzione.
Questa giornata non può e non deve essere una risposta emergenziale ai giusti bisogni come quello dell’abitare o della precarietà, ma deve iscriversi in un percorso di costruzione di lotte e mobilitazioni nazionali e continentali contro l’Unione Europea come unica condizione per riuscire a ribaltare la “loro” crisi e per battere le destre e i nazionalismi che si stanno diffondendo in Europa (vedi i recenti risultati elettorali in Francia e in Ungheria).
Anche per questo, dopo la manifestazione, torneremo al nostro lavoro su questi temi anche con presenze pubbliche già nella giornata del 25 Aprile festa della Liberazione (saremo con un banchetto in via del Pratello col nostro materiale) e per il primo maggio, cercando di costruire insieme alla USB ed agli altri un appuntamento ed una manifestazione altra rispetto ai riti dei sindacati collaborazionisti.
Ross@ Bologna
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