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Regionali Emilia Romagna: Ross@Bologna vota per il conflitto e per l’antagonismo al sistema PD

La notizia di una rinuncia di Ross@ a presentarsi alle elezioni regionali e di una indicazione di voto per la Lista Tsipras ci obbliga ad una replica prima di tutto politica che giornalistica.

Ross@Bologna all’annuncio delle dimissioni di Errani e delle elezioni anticipate ha lanciato un appello alla ricomposizione delle realtà politiche sociali e sindacali per la creazione di un fronte unitario di netta indipendenza e avversità al sistema PD e di rottura con l’Unione Europea.

Un percorso, anche ma non prioritariamente elettorale, che deve passare attraverso la sfida di un nuovo radicamento e riconoscimento non solo del cosiddetto “popolo della sinistra” o dei “movimenti” ma nei settori popolari in se e tra i lavoratori e le lavoratrici. Ross@ non lanciava la presentazione di una sua lista ma l’esigenza di una lista ampia e unitaria espressione di questo progetto. Quindi non vi è nessuna “rinuncia” di Ross@.

Il problema non è raccogliere le migliaia di firme per presentarsi alle elezioni ma, ancora più difficile, dare ed essere un punto di rappresentanza di un vasto ed articolato blocco sociale potenzialmente antagonista.

Un percorso tortuoso in una situazione politica intrisa di opportunismi, competitività, delusioni, e disfattismi, che ha bisogno di tempi che ci auguriamo non troppo lunghi per giungere ad una sufficiente maturazione. Su questo noi vogliamo lavorare.

La Lista per “L’Altra Emilia Romagna” ha avuto un percorso che come sappiamo a portato, in extremis, alla fuoriuscita di SEL e ad una scissione in Rifondazione. Con le compagne e i compagni di questa lista abbiamo espresso il nostro disaccordo sul loro appello/programma nel quale leggiamo un rimpianto per il mito della socialdemocrazia emiliana, con una sorta di rivendicazione dei quindici anni delle Giunte di Errani e soprattutto l’elusione delle responsabilità del PD. Elementi che riteniamo importanti insieme alla questione di fondo della irriformabilità dell’Unione Europea e delle politiche “comunitarie” perseguite fedelmente dal PD e dalle sue maggioranze di centrosinistra nella nostra regione.

Certo apprezziamo che si sia consumata nella Lista Tsipras una rottura con quella parte che ha fatto della “governabilità” e del posto assicurato nelle istituzioni la bussola di ogni decisione politica, e quindi la decisione di non concorrere in coalizione con il PD ma con una lista indipendente, una decisione che ovviamente apprezziamo nel panorama desolante della sinistra. Ma questo non significa aver dato una indicazione di voto per questa lista.

Noi parteciperemo alla campagna elettorale come campagna contro il “sistema PD”, contro chiunque lo sostenga: su questa base ci rapporteremo con tutte le forze politiche e sociali e con le liste che saranno di netta alternativa al Partito Democratico, ai suoi “pesci pilota” e a difesa degli interessi dei settori popolari.

Nel merito di questi temi e sul programma di iniziative Ross@ Bologna convocherà nei prossimi giorni una assemblea generale dei propri iscritti.

Ross@Bologna

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