A pochi giorni di distanza dalla sua visita a Livorno, dove è stato accolto da uova e fischi per poi abbandonare la città scortato dalle forze dell’ordine, il leader della Lega Nord Salvini ritorna in Toscana, per un comizio a Tirrenia. L’obiettivo è strumentalizzare la festa dei lavoratori, da parte di chi è corresponsabile diretto della distruzione sistematica dei diritti del mondo del lavoro, sia durante i governi Berlusconi, sia nel governo delle Regioni e dei Comuni da loro amministrati. Salvini rappresenta un partito sommerso da scandali, ruberie, corruzione e giochi di potere, che vede il fondatore Bossi pluri- inquisito insieme alla sua famiglia e al suo entourage di ladri.
Con il populismo più becero i leghisti dell’ultima ora tentano di dare un colpo di spugna al marcio che rappresentano, strumentalizzando disperazioni diverse, ma con una comune radice: la crisi economica del capitalismo, che macina ogni giorno la vita di milioni di lavoratori, in Europa attraverso una guerra economica che toglie lavoro, servizi, reddito a favore delle banche e degli industriali, nei paesi del Sud con guerre e bombardamenti targati Unione Europea e USA, che distruggono interi Stati, come la Libia, l’Iraq, la Siria, lo Yemen, il Sudan.
In questo sporco lavoro la Lega ha aggregato organizzazioni fasciste italiane, ora unite nel fomentare l’odio verso la povera gente per proteggere i veri responsabili di questa situazione. E’ un tragico gioco delle parti, funzionale al mantenimento dello sfruttamento e della sofferenza.
Non a caso il fascio-leghismo è coadiuvato da una campagna stampa che amplifica un fenomeno altrimenti ridotto a ben poca cosa: Renzi e la Troika europea hanno bisogno di opposizioni di destra “radicale” nelle parole ma totalmente funzionali al mantenimento dello status-quo.
Com’è successo il 28 Febbraio a Roma, quando una grande manifestazione popolare e antifascista ha sovrastato l’adunata fascio-leghista a Piazza del Popolo, è necessario contrastare ovunque la presenza di esponenti della Lega come dei fascisti.
Per questo il 1 Maggio saremo in piazza a Tirrenia, contro il fascio-leghista
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