La situazione è drammatica, ma non seria, diceva in un suo celebre aforisma Ennio Flaiano. Definizione che si adatta perfettamente a ciò che fa e rappresenta Renzi. Stiamo entrando in una guerra folle, stiamo precipitando in una nuova recessione economica, ma la farsa politica domina la scena.
La questione di grande rilevanza etica delle unioni civili, ma già il termine usato al posto di matrimonio apriva la via alla malafede e al trasformismo, questa questione sulla quale avrebbero dovuto misurarsi alla luce del sole gli orientamenti dei partiti e dei parlamentari, da Renzi e Alfano è stata trasformata in un un Suk parlamentare.
A pensar male si fa peccato, ma ci si prende, diceva Andreotti; e è difficile non credere che questo non fosse dall’inizio il disegno del presidente del consiglio. Che ha usato toccanti parole sul trionfo dell’amore per suggellare la sua unione politica con Verdini. Alla quale aspirava da tempo, per sopperire alla mancanza di solidarietà di una parte dei suoi e rafforzare la solidarietà massonica tra i suoi. Se ci ricordiamo il giusto scandalo dei mass media per gli Scilipoti e i Razzi quando passarono con Berlusconi, è ancora più scandaloso l’assordante silenzio attuale su una operazione di trasformismo ben più vasta ed inquietante. Il quotidiano ex indignato La Repubblica, ora targato Calabresi Marchionne, balbetta e si accoda. Il Corriere, come sempre nella sua storia. sta col governo. Non parliamo poi delle TV.
E che dire poi della patetica Cirinnà, che dopo aver detto tutto e il suo contrario, si rimangia l’annunciato ritiro dalla politica E poi ci sono i molti, non tutti per fortuna, esponenti di associazioni Lgbt, che dopo aver ruggito contro i M5S ora belano a Verdini. Che alla fine sta diventando il vero padre della patria. I suoi voti sono stati decisivi per la controriforma della Costituzione e ora egli si unisce civilmente e ufficialmente con la maggioranza Renzi Alfano. È la corruzione morale della politica eretta a sistema di governo. Berlusconi era un dilettante di fronte a Renzi. Grazie all’alunno di terza elementare che ha coniato un nuovo aggettivo sui fiori, possiamo anche noi esercitarci per definire questa materia schifosa.
Il regime renziano è “verdinoso”.
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