Il governo Syriza-Anel ha recentemente festeggiato il primo anniversario della sua seconda edizione nata dopo la firma del terzo memorandum. I risultati ottenuti sono stati più positivi per i creditori, ed estremamente negativi per il popolo greco.
Sostanzialmente, il governo greco, ridicolizzando la battaglia della sinistra greca, ha attuato quanto affermato nel 1998 da Gianni Agnelli a proposito del governo D’Alema: “oggi in Italia un governo di sinistra è l'unico che possa fare politiche di destra”.
E infatti, quest’anno, il governo:
– ha votato ed applicato una nuova legge sul sistema assicurativo. Questa legge essenzialmente ricalcola al ribasso le pensioni. I nuovi pensionati si vedranno ridotta la pensione dal 20 al 30%, la decima riduzione negli ultimi 6 anni; aumenta l’età pensionabile a 67 anni per la maggior parte dei lavoratori; comprime le pensioni più basse a un livello base di 384 Euro che i lavoratori riceveranno a 67 anni, con una pensione ausiliaria che dipende al numero di anni di servizio e dal livello salariale che, comunque, sarà più bassa del 20-30% tagliato con questa legge. Specialmente i giovani, che per molti anni avranno alternato periodi di disoccupazione a lavoro part-time con salari bassi di 400/500 Euro, non potranno aspettarsi una pensione di più di 500 Euro quando avranno 67 anni.
Questi peggioramenti hanno fatto arrabbiare i pensionati e non solo loro. Il 3 novembre, più di 10.000 pensionati sono scesi in piazza come non si era mai visto prima ad Atene. Quella è stata solo una prima protesta, e il movimento non pare volersi fermare.
– ha messo tutto il patrimonio pubblico greco (aziende pubbliche, porti, aeroporti, le isole, tutto) in un fondo sotto controllo dei creditori per i prossimi 99 anni! Su queste basi, ha deciso la vendita dell’aeroporto di Elliniko e di un’area costiera enorme (la cosiddetta riviera ateniese) per il costo vergognoso di 88 euro al metro quadrato!!! Ha anche venduto le ferrovie elleniche per soli 45 milioni di euro (il prezzo di un giocatore di calcio), ed ha lanciato la privatizzazione dei servizi di distribuzione dell’energia e dell’acqua!!!
Non è necessario ricordare che il programma di Syriza diceva che chiunque avesse toccato la proprietà pubblica per venderla sarebbe stato considerato un traditore immorale.
– Ha messo il patrimonio pubblico a disposizione delle banche e dei fondi privati. Al momento il debito privato della Grecia è vicino al livello del debito pubblico, e rappresenta il 175% del PIL. Con la messa in vendita del patrimonio pubblico, in Grecia, si sta assistendo ad una redistribuzione della ricchezza senza precedenti a favore dei grandi affaristi, delle banche e dei fondi privati. Un nuovo movimento è nato per contestare il meccanismo delle aste pubbliche, ed ogni mercoledì i manifestanti stanno bloccando le aste e proteggendo quindi la proprietà del popolo.
– Ha accettato le nuove leggi sul lavoro chieste dai creditori. Queste danno il diritto ai padroni di licenziare più facilmente, restringono gli spazi di agibilità per i sindacati rendendo quasi impossibile organizzare uno sciopero, congelano i salari a 400-500 Euro per i giovani, espandono il part-time e i contratti individuali a spese degli accordi collettivi nazionali e rendono più facili i licenziamenti collettivi.
Infine, da un punto di vista geopolitico, la Grecia è diventata un fedele alleato di Israele nella regione, senza alcuna vergogna né sensibilità nei confronti del movimento greco contro la guerra, che da anni sostiene il diritto ad una Palestina libera ed indipendente. Il viaggio di Obama previsto per il 14-15 novembre conferma che la Grecia sarà un ulteriore base per le prossime operazioni militari imperialiste in Siria.
Niente di tutto questo sarebbe stato possibile con un nuovo governo di Nuova Democrazia. Ci sarebbe stata una rivolta. Ma Tsipras e la frustrazione da lui generata hanno provocato la rottura del forte movimento del popolo greco contro il memorandum, permettendo l’adozione di queste misure.
I creditori e l'Europa neoliberista non avrebbero potuto trovare un alleato migliore per rafforzare la dottrina thacheriana basata sullo slogan “non esiste alternativa”.
Oggi in Grecia la vera sinistra, quella che sta lottando contro le politiche governative, è costretta continuamente a scusarsi per la firma del Memorandum da parte di Tsipras e per una intera storia vilipesa.
Allo stesso tempo, una grande parte della popolazione greca, quella che perde la pensione e la casa, non può fare a meno di arrabbiarsi quando sente parlare di "sinistra". Oggi in Grecia, molti attivisti stanno abbandonando la sinistra a causa della frustrazione. In questo modo, se non esplode un nuovo movimento di resistenza, la via per i fascisti di Alba Dorata è spianata.
Il tentativo da parte del governo di creare dei media che avrebbe potuto facilmente controllare è fallito, grazie anche alla sentenza della Corte Suprema. Il governo ha presentato questa battaglia come una spallata cruciale contro l’oligarchia greca. Non esiste farsa maggiore, dal momento che la legge del governo sui media ha permesso ad uno dei più grandi armatori, un oligarca, con numerose accuse di riciclaggio di denaro nel mondo del calcio e di di droga, Marinakis, ad acquisire una concessione televisiva che prima non aveva!!!
Lo stesso è accaduto con un altro oligarca, che in realtà proviene dalla Russia e che ha acquistato una squadra di calcio greca, Savidis. Nel corso di questa battaglia, alcuni oligarchi che sono parenti e amici dei funzionari del governo hanno tentato di ottenere la concessione, ma hanno dovuto tirarsi indietro a causa di scandali di corruzione. Tutta questa messinscena della "lotta contro gli oligarchi" era in realtà un tentativo da parte di SYRIZA di assegnare i media agli oligarchi considerati ad essa vicini, aggirando alcuni tra quelli precedenti che sono stati premiati da Nuova Democrazia e Pasok.
Oggi, i sondaggi danno SYRIZA in costante calo. L'umiliazione della sinistra possono far crescere Nuova Democrazia ed anche Alba Dorata. Per evitare questo, abbiamo bisogno di sostenere i movimenti e la resistenza contro il memorandum di Tsipras e di creare un fronte autorevole tra la sinistra e le forze democratiche, per sostenere un programma realmente alternativo possibile da attuare solo sancendo l’uscita dall’eurozona e la rottura con l'UE.
Dimitris Mitropoulos – Consiglio Politico Nazionale di Unità Popolare (LaE)
traduzione a cura della Redazione del sito www.retedeicomunisti.org
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