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Nel merito un corno

Chi ti chiede di "entrare nel merito" di una proposta costituzionale fatta in maniera unilaterale e ispirata a una concezione maggioritaria del potere ti trascina sul suo terreno e pian piano ti porta a considerare normale e degno di dibattito persino il ripristino delle forme istituzionali liberali predemocratiche.

"Sai caro, vorrei reintrodurre alcuni elementi di schiavitù, ma entriamo nel merito come persone educate e senza demonizzare, altrimenti vuol dire che siete prevenuti e volete personalizzare la questione".

Non è così che funziona in politica, dove ci si posiziona anzitutto attorno a un conflitto cruciale mentre tutto il resto è secondario.

E nello specifico ciò che unicamente è qui in discussione è il grado di faccia di culo di questi banditi e l urgente opportunità di sostituirli con chiunque, anche con il primo che passa per strada. Soprattutto se costui è anche un pelino meno arrogante e promette di farci divertire di più.

In sostanza respingete questa trappola a meno che non sia utile a convincere qualche povero di spirito innamorato dei formalismi. E non state a perdere tempo in chiacchiere, perche l argomento da usare è uno e uno solo: Renzi merda, votate No.

E alla fine non sentitevi in colpa, perché anche quegli altri, nonostante facciano i professorini, agiranno esattamente secondo questa logica.

Che poi è l'unica logica che rimane alla politica ogni volta che i passaggi della storia ci mettono di fronte al riaffiorare periodico dello stato di natura.

 

da Facebook

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1 Commento


  • ginnino

     

    Contro la riforma controcostituzionale di Renzi vale sicuramente l'argomento per cui il combinato disposto Riforma / Italicus consente al Segretario del partito vincente di : 

    1)  Controllare la Camera-perchè nomina i candidati – riceve premio di  maggioranza

    2)  Per questo diventare Presidente Consiglio – altrettanto farsi Senato a propria immagine selazionando la classe politica locale (che elegge il senato) col controllo delle liste locali e dei finanziamenti

    3) Un simile Presidente del Consiglio può condizionare Consiglio Superiore Magistratura e Presidente repubblica

    Tutto questo potere però, con la forza dei Trattati e della Bce autonoma, è subordinato ad istituzioni europee da nessuno elette. Saremmo sotto la schiavitù del Capitale che comanda nalla Commissione Europea e dentro organismi similari.

    In vero, se vince il no per noi  i vantaggi sono pochi, Berlusconi è per il no per ricontrattare da una posizione di forza un nuovo patto del Nazareno. Dopo la vittoria del no, un patto del genere può far passare le riforme antipopolari chieste dal Capitale altrettanto velocemente che se avesse vinto il sì

    Ecco perchè la propaganda per il no deve mettere in evidenza gli obbiettivi antipopolari della riforma contro-costituzionale di Renzi. Vale a dire, Bisogna fare della lotta per il no un'occasione per innalzare la coscienza e l'organizzazione contro la pretesa del Capitale di risolvere la propria crisi scaricandola su tutti noi. La battaglia per il no deve sedimentare coscienza ed organizzazione anticapitalista

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