Partirà alle 15.00 da piazzale Duca D’Aosta a Milano il corteo contro l’Expo 2015 promosso da una vastissima coalizione di associazioni, comitati, reti sociali impegnate a difendere il territorio e i diritti da questa colossale operazione speculativa.
Quartieri militarizzati per proteggere il cantiere dell’inutile via d’acqua; risorse, territorio, diritti sacrificati alle logiche del megaevento; lavoro gratuito spacciato per opportunità; una città sempre più vetrina, tra sgomberi, speculazioni e spartizioni; mafie che proliferano; dispositivi di governo del territorio e procedure speciali che diventano norma e modello su scala più ampia; corporations del biotech, OGM e marchi globali del cibo spazzatura, grande distribuzione e Eataly questa la tragicomica marmellata con cui nutrire il Pianeta; numeri sparati a caso su benefici, turisti, biglietti venduti a fronte della concreta realtà di tagli, tasse e beni comuni scippati o privatizzati.
Expo 2015 è tutto questo e anche di più e le sue dinamiche fanno il paio con quelle che sempre caratterizzano grandi opere, megaeventi, catastrofi naturali: dal TAV al Mose, dalle Olimpiadi torinesi all’Aquila post sisma.
L’11 ottobre faremo la nostra dichiarazione alla città e al Paese; apriremo la lunga stagione NoExpo che attraverserà il nefasto megaevento e porteremo in piazza il vasto reticolo di soggetti, lotte, movimenti che nella metroregione lombarda resistono a scempi e distruzioni scatenate da Expo a infrastrutture connesse e con loro le tante resistenze territoriali e metropolitane che in questi anni hanno fatto dello slogan NoExpo, un simbolo di quel modello di sviluppo che da più parti critichiamo e riteniamo al collasso e che abbiamo sintetizzato nella matrice debito, cemento, precarietà, mafie, poteri speciali, spartizione, repressione. Una matrice che accomuna appunto Expo a opere e vicende presenti e passate della storia italiana.
Al corteo di sabato seguirà nella giornata di domenica 12 un momento assembleare di valutazione, organizzazione e rilancio della lotta NoExpo per i prossimi mesi, assemblea che si terrà nei luoghi della resistenza NoCanal; dal primo pomeriggio, alla Rimaflow, fabbrica chiusa, occupata e ora autogestita con autoproduzione di reddito e scambi solidali, si svolgerà un momento di approfondimento ed elaborazione critica rispetto al tema di Expo2015, Nutrire il Pianeta, da un punto di vista si sovranità alimentare e sovranità sociale sui territori.
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