La gabbia legislativa e culturale costruita sulla carne viva dei migranti sarà un destino comune. L'esplosione delle varie forme di povertà, già destino imposto materialmente ai migranti e profughi, insieme alla disoccupazione crescente stanno coinvolgendo coloro che fino a ieri si ritenevano intoccabili. Insomma soggetti che si ritenevano garantiti perciò intoccabili per il fatto di essere bianchi, italiani, spagnoli, greci, portoghesi, francesi, tedeschi o statunitensi.
Ma questa illusione non appartiene al capitalismo che non ha nazione e che colpisce indipendentemente dai confini. Mentre coloro i quali non rientrano in questa finalità di generazioni e di massimizzazione del PROFITTO vengono "confinati".
Basta ricordare la teoria poi praticata della categoria "dell'immigrazione scelta". E i vari Romano Prodi, Barroso, Junker, D'Alema, Trump, Berlusconi e Beppe Grillo (stando alle dichiarazioni di quest'ultimo) e tanti altri sono i paladini di questo pensiero "utiliitarista".
Quindi vengono alzati muri in senso fisico e mentale in giro per l'Europa come negli USA. Ecco perché i disoccupati, di qualsiasi età o provenienza, espulsi dai processi produttivi o mai entrati in essi vengono rinchiusi nella stessa gabbia insieme ai migranti e profughi.
Tutti soggetti accomunati dagli stessi bisogni e spinti, attraverso campagne strumentali e razziste, a scontrarsi. Motivo per cui la solidarietà come espressione di costruzione sociale diventa indispensabile per un'eventuale ricomposizione.
Perché nasce da dimensioni materiali e nei luoghi fisici delle contraddizioni sociali prodotte dal capitalismo.
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Roma: il recente intervento di Aboubakar Soumahoro al presidio degli LSU
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