Il prossimo 25 Marzo verranno "festeggiati" al Campidoglio i 60 anni dalla firma del "Patto di Roma" del '57, con la partecipazione di 28 capi di Stato, un trattato che ha dato vita al processo che ha condotto nel tempo alla nascita della Unione Europea. In realtà questa non è affatto una ricorrenza da festeggiare in quanto la nascita della UE e l'introduzione dell'euro come moneta continentale hanno prodotto:
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Un peggioramento netto e diffuso delle condizioni di reddito e di vita dei lavoratori, dei settori popolari e dei ceti medi spesso portati a livelli di povertà, soprattutto nei paesi dell'Europa meridionale.
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Una restrizione degli spazi di democrazia con l'applicazione di trattati che centralizzano le decisioni economiche e politiche più rilevanti riducendo la sovranità dei popoli europei. La riforma costituzionale proposta da Renzi, sottoposta a referendum e bocciata dagli italiani andava esattamente in questa direzione.
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Un interventismo militare che ha moltiplicato i conflitti dall'Ucraina fino alla sponda sud del Mediterraneo, in particolare in Siria e Libia, ed amplificato le drammatiche migrazioni dei popoli coinvolti dalle guerre.
Questi sono gli effetti di una costruzione istituzionale che oggi si sta dimostrando per di più incapace di fare i conti con una profonda crisi economica e sociale dimostrando l'inadeguatezza delle classi dirigenti del continente.
Tutto ciò avviene in un clima di crescente competizione economica e militare internazionale che oggi viene sostenuta dalla presidenza Trump negli USA, che si impegna nel riarmo nucleare, alla quale l'UE risponde da un rinnovato protagonismo anche militare, come è stato rivendicato nella 53ma edizione della Conferenza sulla Sicurezza tenutasi in Germania dall'Alto Rappresentante per la sicurezza Federica Mogherini.
Per questo pensiamo che il 25 Marzo non sia una giornata di festa ma deve divenire una giornata di lotta e mobilitazione contro il vertice che si terrà nella città di Roma.
Per questo il 25 marzo manifesteremo a Roma per ribadire il nostro NO sociale a Euro, UE e NATO, per la democrazia e i diritti sociali.
Primi firmatari:
Organizzazioni: Piattaforma Sociale Eurostop, USB, UNICOBAS, Movimento No TAV Val di Susa, Forum Diritti Lavoro, Contropiano, Carovana delle periferie Roma, Noi Restiamo, Militant Roma, Centro Sociale 28 Maggio Brescia, Rossa, Rete dei Comunisti, Partito Comunista Italiano, FGCI, Circolo Agorà Pisa, Fronte Popolare, P101, Economia Per I Cittadini, Collettivo Genova City Strike, Piattaforma Comunista,
Persone: Nicoletta Dosio, Dino Greco, Franco Russo, Giorgio Cremaschi, Aboubakar Soumahoro, Fabrizio Tomaselli, Luciano Vasapollo, Carlo Formenti, Ernesto Screpanti, Ugo Boghetta, Sergio Cararo, Manuela Palermi, Mauro Casadio, Paolo Leonardi, Emiddia Papi, Paola Palmieri, Guido Lutrario, Carlo Guglielmi, Moreno Pasquinelli, Stefano d’Errico, Bruno Steri, Walter Tucci, Francesco della Croce, Stefano Zai, Francesco Piccioni,
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