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Cosa ci dice il voto a Potere al Popolo ad Imperia

Anche l’estremo ponente ligure è stato contagiato, negli scorsi mesi, dall’entusiasmo suscitato dalla creazione di Potere al Popolo. Come negli altri territori anche in questa provincia si sono susseguite assemblee, dapprima per scegliere i candidati e successivamente per coordinare la campagna e riportare la novità nei territori più periferici.

Un primo obiettivo era già stato quindi raggiunto prima dello spoglio del 4 marzo: ci riferiamo al fatto che il profilo coerente e radicale della lista, il suo percorso di creazione partecipato e allargato e finalmente la collocazione alternativa a vecchie e nuove compagini del centrosinistra ha permesso che si potesse compattare quel corpo militante che ha tenuto in vita strutture e mobilitazioni e soprattutto ha permesso di riattivare quelle risorse militanti che si erano allontanate in seguito alle ultime esperienze elettorali e non solo.

Chiaramente l’entusiasmo e la ritrovata unità hanno permesso di moltiplicare le forze durante la campagna elettorale ma non di eliminare completamente i limiti strutturali derivanti da anni di crisi complessiva della sinistra di alternativa. Pertanto si è dato vita ad una campagna elettorale avvincente, generosa, ma forse poco coordinata.

I dati del voto paiono confermare questa tendenza: laddove vi è una presenza di strutture organizzate, di militanti o una riconoscibilità dei candidati i risultati sono stati positivi.

Nella città di Imperia ad esempio il 2,4 % ottenuto dalla lista è un dato assolutamente positivo, fra i migliori per Potere al Popolo a livello nazionale nei capoluoghi provinciali, ed è da leggere in relazione al radicamento storico in quella città delle organizzazioni e dei compagni interni a Potere al Popolo.

La stessa analisi può essere fatta anche per altri paesi della provincia ed in particolare per Apricale (6,3%), Diano San Pietro (2,9%), Dolcedo (2,7%) e Riva Ligure (3%).

A Sanremo, nonostante un storica presenza dell’associazionismo e di reti civiche, non si va oltre l’1,3%, risultato comunque in media con quello nazionale. Lo stesso può dirsi per Ventimiglia (1%), dove il prezioso lavoro svolto dai compagni al confine al fianco dei migranti è sempre stato lontano dai riflettori mediatici.

Complessivamente Potere al Popolo ottiene l’1,3% nel collegio uninominale che ripropone le dinamiche del voto nazionale con le due forze cosiddette populiste ed euroscettiche (Lega e M5S) che sconfiggono i due partiti che hanno governato il territorio negli ultimi anni (PD e FI).

Va segnalato infine il risultato di LeU che pur tentando di presentarsi come l’unica vera sinistra rilevante a livello provinciale e pensando di potere eleggere personaggi di spicco presenti nelle proprie liste non va oltre il 2,4%.

Si aprirà ora una fase nuova nella quale sarà importante mantenere inalterato l’entusiasmo e lo spirito unitario emerso negli ultimi mesi, per affrontare il necessario dibattito sulla prosecuzione del percorso di Potere al Popolo e sul nodo della sua organizzazione, lavorando contemporaneamente al radicamento su tutto il territorio provinciale.

Un momento di ulteriore aggregazione sarà rappresentato dal percorso che ci condurrà in primavera inoltrata alle elezioni comunali nella città di Imperia. Sarà l’occasione per un’elaborazione collettiva del programma, declinando in chiave locale i temi del programma nazionale: lavoro, sanità pubblica ed ambiente su tutto. Attraversare questo nuovo momento elettorale in maniera unitaria ed alternativa alle altre forze del centrosinistra sarà fondamentale per la crescita di Potere al Popolo. Le elezioni potranno e dovranno essere ancora uno strumento per proseguire nel percorso di riaggregazione e di costruzione di un immaginario alternativo, pur nella consapevolezza che il lavoro andrà fatto anche al di là del momento elettorale, benché importante: occorrerà organizzarsi, strutturarsi, fare lavoro culturale e di inchiesta, lavorare dentro la crisi con pratiche di mutualismo ed autorganizzazione per ricostruire un blocco sociale e quindi un’alternativa di classe.

Indietro non si torna: Potere al Popolo!

 * Candidati Potere al Popolo! – Collegio Liguria 1

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