Porto il saluto del “ Comitato acqua pubblica-bene comune” Giugliano e di parte di altri comitati dell’ area nord di napoli.
I comitati territoriali per la difesa dell’acqua pubblica hanno come riferimento la via maestra del referendum del 2011. Che ha sancito che l’acqua non puo’ essere considerata merce e che per la sua gestione non ci puo’ essere profitto.
Un altro punto fondamentale a cui si riferiscono e’ l’assunto:-Acqua=Democrazia-
I due Punti sono strettamente collegati.
La non applicazione del referendum e’ emblematica della tendenza a che la democrazia in Italia va sempre piu’ scemando. Oramai nelle espressioni referendarie od altre, quando vincono loro, le grandi multinazionali i potentati economici l’estabilishement, la democrazia vale, quando vincono le istanze popolari, la democrazia non vale.
La vicissitudine del referendum sull’ acqua conferma l’assunto posto.
Tutti i governi che ci sono stati dal 2011 in poi hanno contraddetto la volonta’ popolare legiferando a favore dei privati.
Io vorrei mettere in evidenza quanto legiferato dall’ ultimo governo Gentiloni:
la liquidazione dell’ente pubblico -EIpli- pugliese,che guardava alla salvaguardia dell’acqua e della irrigazione dei campi,. proseguendo quanto gia’ impostato dal governo Monti classificandolo come ente inutile e a sua trasformazione in S.p.a aprendo cosi’ il varco alla piu’ grande privatizzazione dell’acqua di livello europeo nel coinvolgere le regioni Puglia Basilicata Campania. In sostanza il Sud Italia,Spingendo l’acquedotto pugliese nelle grinfie delle multinazionali francesi la Veolia e la Suez. Nel regalare a quest’ultime perfino le fonti idriche che noi nel gergo popolare le consideriamo -beni di Dio-
Adesso ci troviamo in una fase politica tutta nuova. Le elezioni del 4 marzo hanno spazzato via tutta una classe politica.
Abbiamo un nuovo governo detto -giallo verde- che si autoproclama del cambiamento. Noi ci riferiamo alla componente M5S che si è sempre spesa per la tutela dell’acqua. L’altra componente non la consideriamo in quanto di stampo razzista e fascista.
Ci rivolgiamo al ministro Costa che fa appello a Bruxelles affinche’ spenda una parola chiara sulla difesa dell’acqua quale bene universale e che sottragga l’acqua ai mercati. Ma noi diciamo che, ferme restando le enunciazioni di principio, Egli in Italia ha uno strumento formidabile quale il referendum per prodigarsi per una legge – salva acqua-.
Mettiamo in evidenza che sono due anni ormai che i 5S sono al governo di Amministrazioni di Roma e Torino e che l’acqua non l’hanno ripubblicizzata. De Magistris, a Napoli seppure oggi presenta criticita’ sulla problematica Abc, ad un mese del suo insediamento ripubblicizzo’.
Il contratto di governo ridimensiona il referendum.
-Con la indicazione della implementazione della rete senza indicare chi deve fare gli investimenti.
– assumendo che controllera’ le gestioni private dando a seguire queste stesse
– indicando per la gestione le “ societa’ di servizio locali” che costituiscono l’ossatura della privatizzazione della vecchia legislatura.
– Non da indicazioni per la ridefinzione della tariffa depurata dal profitto e nel sottrarre la fattispecie all’ARERA riportandola al ministero competente
– Non si fa alcun accenno ai vincoli di bilancio dei trattati Europei. Che sono un cappio al collo agli Enti pubblici locali, i quali, a causa delle politiche di austerita’, il cosidetto patto di stabilità interno, non possono spendere per le spese sociali ed in particolare, stando al tema, per la difesa e l’implementazione della pubblica gestione dell’acqua.
Il governo o meglio i M5S, se vogliono essere il cambiamento, devono subito affrontare per quanto riguarda l’ acqua la costituzione di una legge che va a garantire l’ acqua pubblica e contemporaneamente a consolidare le gestioni pubbliche gia in essere.
Come ABC alla quale noi guardiamo per espanderla nei nostri territori come Azienda consortile speciale senza scopo di lucro.
*intervento all’Agorà dell’Acqua tenutasi il 20 luglio
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marco
cari compagni, con tutto il rispetto, ma se sperate qualcosa appellandovi ai 5 stelle, allora state freschi
Redazione Contropiano
con tutto il rispetto, ma dove diavolo ce lo vedi un “appello ai cinque stelle”? siamo disponibili a discutere di tutto, ma non dei fantasmi…