Da 9 anni il giorno più bello della mia vita. E, credo io, il giorno più bello per tante migliaia di ragazzi e ragazze. Quel giorno c’erano i giovani militanti dalle università e dai quartieri, i compagni più grandi, tanta gente sinceramente incazzata e preoccupata per la crisi, tanti ragazzi che non avevano e non avrebbero mai militato ma che sentivano giusto quello che succedeva in Piazza del Popolo prima, e a Piazzale Flaminio e sul Lungotevere poi.
Forse la nostra più grande mancanza di quella stagione 14 dicembre – 3 luglio in ValSusa – 15 ottobre a San Giovanni, fu proprio quella di non dare una nuova prospettiva politica che permettesse a quelle migliaia di giovani di continuare e rendere duraturo il conflitto.
Oggi, 14 dicembre, a Piazza San Giovanni manifestano invece le Sardine.
Il cui capo supremo Mattia Santori pochi giorni fa al tg2 post ha detto (imbeccato sugli sputi al sindaco di Massa, per cui gli si chiedeva di prendere le distanze):
“abbiamo creato un movimento completamente alternativo agli antagonisti e a chi porta la violenza in piazza. […] io ho già preso le distanze nel momento in cui abbiamo organizzato una manifestazione pacifica con 40mila persone mentre i centri sociali sfilavano [da un’altra parte]”.
Oggi, in pratica, è la vendetta di chi neanche finita la manifestazione del 14 dicembre 2010 parlava di infiltrati, di black block e di violenza inaccettabile.
Oggi è la vendetta dei figli di quegli indignados che il 15 ottobre 2011 sotto la statua di San Francesco gridavano “no violenza” con le mani alzate e insultavano chiunque fosse bardato dandogli del “fascista”.
L’unica cosa che voglio dire a quei compagni che vogliono andare nelle piazze delle Sardine, vogliono interagirvi, pensano di poterle determinare: occhio, perché il nemico marcia alla nostra testa.
(nella foto Piazza del Popolo, il 14 dicembre 2010, manifestazione degli studenti , in Parlamento Berlusconi traballava e otteneva la fiducia con soli tre voti di scarto)
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Gianfranco Memmi
Mica ho capito quello che vuoi dire (e ho 71 anni, e dal ’68 faccio politica, antagonista, nelle forme consentite dai vari periodi storici). Non è polemica…è ‘na domanda!