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Che c’è da dire sulla Brexit

No, il Regno Unito non è uscito dal Terzo Reich, ma da un’area di libera circolazione di merci e capitali, con annesso coordinamento macroeconomico deflazionista.

No, il Regno Unito non è uscito dalla Comune di Parigi, ma da un’area di libera circolazione di merci e capitali, con annesso coordinamento macroeconomico deflazionista.

No, il Regno Unito non sta combattendo le élite mondialiste. Sta prendendo l’autostrada del mondialismo capitalistico.

No, il Regno Unito non si sta isolando. Al contrario, esce dall’Unione Europea perché questa limita la libertà di circolazione di merci e capitali a livello globale. Vuole meno Europa perché vuole più resto del mondo: più Asia, più Americhe, più Africa. Che significa più finanza, più produzione altrui e più sfruttamento.

No, la Scozia non rimarrà nell’Unione Europea. Ammesso che lo voglia fare, e soprattutto che glielo lascino fare, deve prima uscire dal Regno Unito e poi deve fare domanda di ingresso nell’Unione Europea.

No, la Scozia non ha una valuta propria e, no, non è vessata. Al contrario, gode di benefici rilevanti per far parte del Regno Unito. É facile predire che un loro ingresso nell’Area Euro avrebbe effetti disastrosi (al netto degli aiuti che, verosimilmente, le sarebbero accordati).

No, non vi vietano di andare a Londra per studiare, se decidete di farlo, né di andare a servire mocaccini ed altre bevande disgustose ma ipercaloriche e costose a Cafe Nero. Fate le vacanze in Egitto, tenete i soldi in Svizzera e andate a fare il capodanno a NY, e vi state a chiedere se potete recarvi in un paese non-EU? Dai, su.

No, gli studenti italiani in Erasmus se ne andavano già a Barcellona, mica a Birmingham, e quelli britannici l’Erasmus non lo hanno mai fatto, per cui di questa cosa non gliene frega niente a nessuno. In generale, l’Università britannica ha mille problemi, di cui la Brexit è davvero l’ultimo.

No, la Brexit, in linea di principio, era né un bene né un male per la classe lavoratrice britannica. Il punto è ed è sempre stato “quale Brexit? per andare dove?”.

E, dunque, sì, diciamocelo: questa Brexit è davvero pessima. Ma anche le argomentazioni sbagliate lo sono.

* da Facebook

P.S.

Perché non posso difendere questa Brexit ma nemmeno simpatizzo per i remainers? Esempio pratico. Prendete le tre posizioni seguenti:

1) é giusto che gli studenti UE siano parificati agli altri studenti internazionali e paghino rette universitarie raddoppiate

2) é ingiusto che gli studenti UE siano parificati agli altri studenti internazionali e paghino rette universitarie raddoppiate

3) né gli studenti UE né gli altri studenti internazionali dovrebbero pagare rette universitarie raddoppiate (ché anzi andrebbero ridotte drasticamente)

La prima opzione è quella scelta dai brexiter, ed è una tipica posizione da destra conservatrice. La seconda è la classica denuncia dei remainer, ed è una tipica posizione da destra (o sinistra, tanto qui conta solo l’aggettivo) liberal. L’unica opzione di sinistra è la terza, che non a caso veniva appoggiata da Corbyn, il quale non a caso aveva una posizione agnostica circa la Brexit, e che non a caso è stato avversato ferocemente sia dai brexiter che dai remainer.

 

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3 Commenti


  • marco

    avrà anche avuto una posizione agnostica corbyn, ma annunciando un secondo referendum sulla brexit a ridosso delle elezioni ha commesso un suicidio politico inspiegabile.
    Non giustificato nemmeno dalla volontà di voler evitare una scissione nel labour e tenere all’interno del partito la “quinta colonna” di centrodestra liberale.
    Oh….! d’altronde loro non si sono mai fatti problemi a dire “compagni, questa è la linea, se non vi piace, quella è la porta”


  • Blankvoid

    Mi aspettavo un articolo che andasse oltre frasi retoriche e illazioni. Il discorso brexit è fondamentale per capire la struttura geopolitica ed economica in cui siamo immersi.
    Scozia è già in direzione di scissione dal Regno Unito.
    La Repubblica di Irlanda finanzierà i cugini dell’Irlanda del Nord per quanto riguarda il progetto Erasmus.
    È vero, l’istruzione a tutti i livelli dovrebbe essere gratuita e pubblica ovunque ma questo non c’entra con la brexit


    • Redazione Contropiano

      Non ci sono né frasi retoriche, né illazioni. Non è un’analisi dell’accordo (peraltro ancor anon pubblicato), ma una lettura delle dinamiche che hanno portato a questa dipartita. Che, per le modalità, non è apprezzabile né “da sinistra” né “da destra”

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