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Gli arresti di Torino per il primo maggio 2019 sono un’infamia

Io c’ero e lo racconto nel video di allora.

13 compagne e compagni di Torino sono stati incriminati, arrestati, soggetti a misure cautelari per la manifestazione del PRIMO MAGGIO 2019 a Torino.

È una infamia e io lo posso testimoniare col mio racconto video di allora, dopo una brutale carica a freddo della polizia contro un corteo pacifico di migliaia di persone, fatta unicamente per impedirgli di raggiungere la piazza dove aveva il sacrosanto diritto di arrivare. Mi scuso per il livello tecnico, ma capirete la situazione era complicata..

Io c’ero, ho preso le manganellate mentre ero a terra spinto da una carica violentissima ed improvvisa, ma sono stato in fondo fortunato perché attorno a me ho visto teste insanguinate.

Le violenze della polizia, che erano cominciate e proseguite durante tutta la manifestazione, avevano un solo scopo: fermare i manifestanti del corteo NOTAV che erano tre volte quelli del corteo ufficiale di PD e CGILCISLUIL. Che avrebbero fatto una pessima figura se Piazza San Carlo si fosse riempita di persone in dissenso con loro.

C’era una marea di gente con i NOTAV, tante lavoratrici e lavoratori dei sindacati confederali assieme a quelli dei sindacati di base, poi organizzazioni politiche tra cui fieramente Potere al Popolo, e poi movimenti e centri sociali, tra cui ovviamente Askatasuna. Eravamo tantissimi di tutte le età, le famiglie coi bambini, e abbiamo subito incursioni poliziesche provocatorie per tutto il percorso del corteo fino alla carica finale.

La polizia faceva il servizio d’ordine per conto del PD, i cui militanti dietro i manganelli dei poliziotti ci insultavano e deridevano. Eppure contro di loro non è arrivato neppure un volantino accartocciato.

Noi eravamo pacifici, loro violenti in tutti i modi e lo avevano preannunciato nei giorni prima. Quando esponenti PD avevano provocatoriamente dichiarato: che c’entrano il NO TAV con il Primo Maggio? Loro a cui è lecito chiedere : che c’entrate con la festa dei lavoratori voi che avete cancellato l’articolo 18?

Ora dopo averci colpiti con violenza perché non ci volevano nella piazza piena di autorità e vuota di persone, i dirigenti del PD e di LEU vogliono anche una sopraffazione giudiziaria. E si sa a Torino è per loro facile ottenerla, con una Procura responsabile della persecuzione politica di centinaia di attivisti e manifestanti.

Nel video sentite una voce che chiede di lasciar passare la manifestazione e di fermare la violenza: è quella di Dana Lauriola che parlava dal furgone di servizio e non si è mai mossa da lì.

Per questo Dana, da mesi in carcere per un’altra manifestazione assolutamente pacifica, è stata incriminata. Con lei subisce i rigori della legge anche Eddi Marcucci, già perseguitata dalla solita Procura per reato di solidarietà, quello di essersi recata in Rojava a lottare contro l’Isis.

Ma si sa a Torino contro il popolo NOTAV si è scatenata una repressione che dovrebbe far gridare ogni onesto difensore dei diritti umani. Ora a tutto questo si aggiunge l’infamia dell’azione giudiziaria per realizzare una vendetta del PD. È uno scandalo e ogni persona perbene oggi ai dirigenti del PD torinese dovrebbe dire una sola cosa: mi fate ribrezzo.

Il primo maggio del 2019 il governo era quello gialloverde e il ministro a capo della polizia era Salvini. Ma come si sa, sul TAV PD e Lega sono un partito unico e quelle manganellate ne furono una ulteriore prova. Una sorta di anticipo violento della collaborazione tra i due partiti nel governo Draghi.

Solidarietà e condivisione totale con tutte le compagne ed i compagniI colpiti.

PS. Nel video sentite che parlo anche di Rifondazione, i cui militanti ci hanno soccorso durante la carica della polizia, ma i cui dirigenti quel giorno stavano con PD e CGILCISLUIL. Non dico nulla invece sui cinquestelle perché su loro non c’è nulla da dire: han preso una valanga di voti dai NOTAV e li hanno traditi.

https://www.facebook.com/100008988816453/videos/pcb.2542150612761208/2542150292761240

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