Il primo ministro, non eletto, di Israele – il fascista, ladro e assassino Netanyahu – ha fatto un tweet per ringraziare i 25 stati che più lo sostengono nel massacro dei palestinesi. E in quella compagnia, di cui vengono esposte le bandiere, figura l’Italia.
È una vergogna storica ed una infamia e non solo perché il ristretto gruppo in cui siamo entrati non è certo la parte migliore del mondo, ma perché per la prima volta l’Italia entra in quella cerchia di stati che, contro la grande maggioranza dell’umanità, coprono ogni crimine dello stato israeliano.
Non era così nel passato, ma con Draghi si è compiuta una svolta che questi anni di governi liberisti, comunque mascherati, hanno costruito decisione dopo decisione.
Oggi l’Italia è il più fanatico e fedele membro di quel mondo d’affari imperialista e guerrafondaio che si definisce euroatlantico; oggi la collocazione internazionale dell’Italia è a destra di Trump. D’altra parte abbiamo tutti ancora in mente la foto da vomito di tutti politicanti italiani che festeggiavano assieme le bombe su Gaza.
Netanyahu quindi ha ragione a mettere il nostro paese tra i suoi servili e fanatici sostenitori, ma su una cosa sbaglia. Quella che sta sulle ali dei bombardieri israeliani è tutta la classe dirigente, che prima o poi dovrà rispondere delle sue tante malefatte, ma non è tutta l’Italia.
C’è un’altra Italia, sempre più vasta e determinata, che sta senza se e senza ma con il popolo palestinese e alla quale il criminale Netanyahu fa schifo.
Quest’altra Italia è scesa in massa in piazza sabato a fianco della resistenza palestinese contro l’apartheid israeliano, e il fatto che le sue manifestazioni siano state tutte censurate dall’informazione di regime, non ne sminuisce l’impegnò a stare dalla parte giusta. Quella di un popolo la cui lotta contro l’oppressione coloniale è oggi uno spartiacque politico, civile, morale.
E il fatto che il palazzo del potere e dei mass media cancelli dalla politica e dalla stessa conoscenza quell’Italia che sta dalla parte giusta, la fa sentire ancora più vicina a coloro che il potere israeliano vuol cancellare con le bombe.
Sì, oggi c’è un’altra Italia, sempre più estranea ed avversa a quella che ufficialmente rappresenta il paese e che lo ha portato alla vergogna di essere ringraziato da un assassino di bambini.
Se il signor Netanyahu vanta l’appoggio dei politicanti italiani, noi dell’altra Italia renderemo ancora più ferma la nostra determinazione nel lottare contro di lui e contro i suoi complici.
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Elisabetta
Grazie perché state dalla parte degli svantaggiati e vessati dal potere.
Grazie da parte di tutti gli italiani che stanno semplicemente dalla parte della verità e della giustizia.
Grazie per aver interpretato i sentimenti di tanti cittadini che capiscono ciò che sta succedendo, ma che non possono più esprimere la propria opinione perché è loro vietato, così come è tipico delle dittature.
Un rimpianto fortissimo per la nostra bellissima Costituzione, ormai persa per sempre.