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Sentinella all’erta! L’attentato annunciato

I terribili attentati a Kabul oggi sembrano delle morti annunciate: una tragica dimostrazione di incapacità, debolezza, pianificazione mediocre, organizzazione caotica; in seimila – solo americani – più altre migliaia NATO non sanno neppure garantire la sicurezza di un aeroporto, sapendo PRIMA che ci sarebbe stato un attentato.

L’aeroporto è in mano agli occidentali, vale la pena ricordarlo agli smemorati, fra cui molti politicanti italioti, secondo un accordo fra USA e talebani.

Nel frattempo sono passate le settimane, nella ressa di afghani che bivaccano là aspettando un ca**o di aereo ci sono stati anche parecchi morti per il caldo e la ressa. Più quelli “caduti dalle scale” (ops no, dall’aereo).

Ora “finalmente” (spiace dirlo) ci sono anche 12 morti che contano, dei soldati USA. Sono sicuro che ora gli americani smuoveranno un po’ il culo.

Ora io, mettendomi nei panni del sergente Gunny, gli darei un consiglio: cari cowboys, cari Rambo, dato che chi semina vento raccoglie tempesta, ed è evidente che non capite più un ca**o del casino che avete creato, perché non vi levate dalle palle velocemente ed efficacemente?

Nel 75, e senza aeroporto, i vostri paparini a Saigon l’hanno fatto assai meglio.

Gli americani contavano che lo stato fantoccio non crollasse in un paio di settimane, e di poter portare a casa il culo con più calma: invece assistiamo a una debàcle senza precedenti, la fine della muscolarità USA nel mondo.

Si notino poi certe iene, che notoriamente godono sui cadaveri, ovvero gli europei. Maggiordomoni ha già detto che – visto che gli USA hanno fallito – “tocca a noi UE garantire la sicurezza”. Soldati europei, attenti, parate bellum: sarete pure voi a rischio.

Un penoso spettacolo di leoni malconci e iene tutti attorno alla preda. Peccato che questa sia, soldati esclusi, costituita anche da civili innocenti, che per vent’anni hanno commesso l’errore di fidarsi degli occidentali.

Ai quali degli afghani, uomini, bambini o donne, ribadiamo, non importa e non è mai importato nulla, sia ben chiaro.

Ma ripetiamo: la dozzina di soldati americani caduti cambierà le cose, di certo in peggio, ma in un peggio che ancora non sappiamo prevedere.

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