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I veri obiettivi del governo USA

Mi ha molto colpito la tesi di un compagno secondo cui gli Usa, in grave crisi di egemonia, con un debito mostruoso e in concorrenza economica con il resto del mondo, abbiano deciso di ristabilire la loro egemonia a danno dell’UE, creando una guerra tra Russia e Ucraina, in maniera da conseguire vari vantaggi.

  • estrazione della ricchezza/valore dall’UE costringendola a :
  • comprare il suo gas, poco, costoso e in esaurimento (teoria della bottiglia di acqua minerale scossa),

  • comprare il suo petrolio, poco,

  • comprare i suoi cereali (OGM),

  • comprare le sue armi, sua industria nazionale.

  • Sabotaggio della via della seta (Cina a breve maggiore economia mondiale)

La guerra in Ucraina è principalmente per saccheggiare la UE, primo possessore di una grande ricchezza collettiva e individuale, estraendone il valore con le azioni sovra esposte, perché gli USA sono ora solo una potenza che ha in mano gli organismi mondiali non solo economici (ONU, Banca mondiale, OMC, ecc.), con il dollaro in forse come moneta di scambio con cui estrarre ricchezza dal resto del mondo.

Questo avviene contro la UE perché la NATO è un organismo non solo di aggressione militare (dal 1991 ha introdotto il “nuovo concetto strategico” per cui interviene dovunque decida siano messi in forse le sue scelte), ma – cosa più importante – serve per selezionare le classi dirigenti, chi non si adegua è estromesso dalle stanze del potere, per cui chi è scelto lo è per la sua inconsistenza e servilismo politico (Di Maio docet).

L’UE è una struttura politica post-democratica (la democrazia è solo formale e apparente), con la stessa funzione della NATO, ma agisce nel campo economico con la narrazione liberista ed impone gli interessi della grande finanza, non a caso la BCE è completamente indipendente dal potere politico.

Tutta l’organizzazione dell’UE è a-democratica, con la commissione europea espressione dei governi, quindi della grande finanza, con il parlamento senza alcun potere decisionale, al massimo consultivo, la UE senza una costituzione ma solo con un trattato economico (Maasticht) e in questo quadro un eventuale esercito europeo risponderebbe alle esigenze della grande finanza e non alla volontà dei cittadini.

La decisione suicida di Finlandia e Svezia, stati membri della UE, di entrare nella NATO (buttarsi dentro un incendio è da imbecilli), avviene perché quelle classi dirigenti sono state selezionate alla stessa ideologia che fa da base alla NATO, quindi è per loro naturale adeguarsi, poi, per convincere in merito, ci sono i mass-media.

Qui è importante puntualizzare che la cultura a cui sono selezionate le classi dirigenti europee è quella della “responsabilità”, originariamente di etica calvinista – che conosco bene perché è anche la mia (che teoricamente è etica leninista) – ma essa è solo una finzione perché in verità per queste classi dirigenti tutto parte e torna solo all’economia (in favore dei ricchi) e non al “prossimo”.

E per questo devono mettere nei posti di comando personaggi “simpatici” o “positivi”, inconsistenti se non inadeguati. L’elenco è lungo: Sassoli, von der Leyen, Metsola e in ultimo la 26enne Sanna Marin (grande esperienza politica!). La loro funzione è di immagine positiva (donna, cattolico e giornalista, figlia di coppia lesbica), perché vivono di propaganda.

Questi personaggi, che non contano nulla e nulla sanno proporre, sono la dimostrazione pratica di come il vero potere sia in mano alla grande finanza e non a caso in Italia abbiamo avuto imposto Draghi, ma anche Monti.

La UE è perciò irriformabile dall’interno.

Esiste per gli USA un obiettivo secondario, ed è la strategia “Lewis” (il personaggio maschile di “pretty woman”, uno speculatore di aziende decotte venute a pezzi), ed è l’estrazione del valore dalla Russia, ma questo comporta la frantumazione dello stato in tante piccole unità e con una classe dirigente asservita, come con Yeltsin, e per questo è necessaria una guerra devastante che porti la crisi nel paese, obiettivo non scontato nella riuscita.

Intanto la guerra sta già causando crisi nel resto del mondo fuori dell’Occidente, perché esso egoisticamente sta accaparrandosi le materie prime mancanti per le sanzioni economiche della guerra.

Per la UE la situazione economica è comunque quella di una grande crisi e lo sarà ancora di più nei prossimi mesi in autunno, quello che manca è il “momento di rottura” (come per il 25 luglio o l’8 settembre del 1943), che scompagini i giochi consolidati, e a questo momento deve essere data massima attenzione dai comunisti, pertanto serve costruire una opposizione sociale e culturale unitaria, serve un “fronte popolare per la pace e la costituzione”, serve rovesciare il tavolo perché l’eventualità di una guerra termo-nucleare è molto alta.

 * ANPI sezione Trullo-Magliana

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