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Unione Popolare il 4 e 5 novembre in piazza contro la guerra

Unione Popolare contro la guerra. Meloni come Draghi al servizio della Nato.

Unione Popolare aderisce e invita a partecipare alla manifestazione per la pace a Roma del 5 novembre e promuove iniziative in tutta Italia per il 4 novembre.

Non si può assistere passivamente all’escalation della guerra in Ucraina che rischia sempre più di trasformarsi in conflitto nucleare mentre cresce ogni giorno il numero delle vittime.

Bisogna fermare la guerra e imporre la via della trattativa e della soluzione diplomatica. Per questo condanniamo le posizioni assunte dall’Italia e dall’Unione Europea che sostengono la prosecuzione della guerra a oltranza fino alla riconquista della Crimea e in tal modo impediscono ogni possibilità di un immediato cessate il fuoco. Non è questa la strada per porre fine al massacro.

Il governo Meloni prosegue sulla linea del governo Draghi di totale allineamento ai diktat di USA e NATO. La maggioranza dei partiti presenti in parlamento è schierata per la prosecuzione dell’invio delle armi e per l’aumento delle spese militari. Per dire no a questa follia bellicista è importante essere tantissime/i il 5 novembre a Roma. ( Unione Popolare dà appuntamento alle ore 13.00 in piazza Esquilino)

Noi di Unione Popolare parteciperemo con la coerenza del nostro impegno per la pace che ci ha caratterizzato fin dall’inizio del conflitto.

Abbiamo condannato la sciagurata invasione di Putin ma al tempo stesso abbiamo denunciato le responsabilità della NATO e il ruolo del nazionalismo di estrema destra in Ucraina a partire dal 2014.

Chiediamo che il nostro paese assuma iniziative concrete di ripudio della guerra in attuazione dell’articolo 11 della Costituzione: stop all’invio di armi e alle sanzioni, ritiro dei contingenti dai confini con la Russia, ruolo attivo per il cessate il fuoco e la convocazione di una conferenza di pace, taglio delle spese militari, firma del trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari e rifiuto di ospitare ordigni nucleari in Italia.

Il 4 novembre promuoveremo presidi e iniziative in tutta Italia contro la guerra, contro la guerra ai poveri, contro la guerra ai migranti.

Coordinamento di Unione Popolare

Foto di Patrizia Cortellessa

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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8 Commenti


  • Andrea Vannini

    Sarebbe doveroso da parte di up. chiarire che il 5/11 a Roma la manifestazione vedrà la presenza di nemici della pace e servi usa (Pd, 5*, ecc.). É giusto partecipare comunque? Forse si anche se prudono le mani… Sarebbe stato meno problematico partecipare alle manifestazioni contro obbligo vaccinale e lasciapassare… E basta con la paura di passare per putiniani!


  • c. Sergio Binazzi

    iIo sono da sempre contro le guerre , noi in italia, a dispetto dell’articolo 11 della nostra costituzione, siamo sempre entrati sciaguratamente in tutte le guerre proclamate dagli usa senza minimamente esitare purtroppo. il governo draghi è stato tra i primi in Europa a trascinarci in questa triste situazione e chi è al governo ora seguirà quella strada. Allora mi chiedo che senso ha che chi era al governo seguito dai suoi fedeli indica per il 5 novembre una manifestazione per la pace , ma soprattutto mi chiedo che senso può avere aggregarsi a questa manifestazione


  • c. Sergio Binazzi

    mi sono dimenticato di dire che non mi trovo d’accordo sulla sciagurata invasione della Russia in Ucraina. Abbiamo dimenticato i fatti di Maidan e il disperato appello della popolazione russofona ucraina che dal 2014 subiscono quello che tutti sappiamo, inoltre dimentichiamo le manovre usa e nato per avvicinarsi sempre più al territorio russo. Io credo che se facciamo queste valutazioni capiremmo molto di più sull’intervento di Putin, che personalmente appoggio


    • Redazione Roma

      E’ scritto “Abbiamo condannato la sciagurata invasione di Putin ma al tempo stesso abbiamo denunciato le responsabilità della NATO e il ruolo del nazionalismo di estrema destra in Ucraina a partire dal 2014. Chiediamo che il nostro paese assuma iniziative concrete di ripudio della guerra in attuazione dell’articolo 11 della Costituzione: stop all’invio di armi e alle sanzioni, ritiro dei contingenti dai confini con la Russia, ruolo attivo per il cessate il fuoco e la convocazione di una conferenza di pace, taglio delle spese militari, firma del trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari e rifiuto di ospitare ordigni nucleari in Italia”.


  • ANNA

    potete essere più precisi sulle manifestazioni del 4, per esempio a Milano?


  • antonio tarsitano

    Possiamo aggiungere per completezza che il 5 novembere a Napoli c’è un’altra Tappa di Insorgiamo con appuntamento alle 14 a P.zza Garibaldi. “..Ci saranno i disoccupati del movimento di lotta 7 novembre, ma anche gli attivisti per il clima di Fridays for Future, il collettivo di Fabbrica ex Gkn, il movimento nato per far fronte al caro bollette Noi non paghiamo, i movimenti per il diritto all’abitare di Roma, collettivi studenteschi e anti Terra dei Fuochi e altri.”
    Ecco uno dei link: https://www.radiondadurto.org/wp-content/uploads/2022/11/napoli-5-novembre.jpg
    Inoltre riguardo al 4/11 a Milano..Corso Italia 54..ho letto il comunicato sul link che avete messo..Si può precisare meglio:Perchè lì?..Forse perchè nei pressi c’è l’Accademia Militare Teuille?..magari sfugge a me qualcosa ma..meglio abbondare

    Saluti comunisti

    Antonio Tarsitano


  • Pasquale

    Ogni popolo ha diritto alla propria autodeterminazione, e solo le popolazioni insieme alle classi lavoratrici hanno il diritto di rovesciare i loro governi reazionari. La Russia, senza dubbio, oggi è un regime dispotico, ma in Ucraina la Democrazia non esiste e la messa al bando dei partiti di opposizione da parte del governo lo dimostra, insieme alla dura repressione esercitata fin dal 2014 sui separatisti russi del Donbass. In tutta questa vicenda, il governo italiano, per tutta una serie di motivazioni valide, non ultima i rapporti commerciali con la Russia, avrebbe dovuto assumere un ruolo di negoziazione e lavorare per la pace e la neutralità dell’Ucraina prevista a suo tempo dagli accordi di Minsk, invece ha scelto di schierarsi per la guerra, a scapito del suo stesso popolo, inviando armi all’Ucraina e sostenendo il progetto dell’America che punta a stringere l’Europa per poter meglio sottometterla e isolare la Russia, passando sul popolo ucraino, agnello sacrificale in una lotta tra giganti. Ma ormai un mondo multipolare è l’avvenire. Cina docet.

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