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Bologna. L’annunciata trappola repressiva del governo non spezza la solidarietà con la Palestina

Ieri a Bologna siamo scesi in piazza come Potere al Popolo insieme a oltre 5 mila persone che hanno tenuto il punto delle mobilitazione che hanno coinvolto milioni di persone negli ultimi mesi: nessuna complicità con il terrorismo sionista, nessuna normalizzazione del genocidio.

Le strade di Bologna erano piene di chi non ha accettato che la propria città diventasse una passerella per il Maccabi Tel Aviv, che lo sport venisse usato per legittimare l’occupazione e l’apartheid israeliana.

Mentre bandiere su bandiere palestinesi venivano rimosse all’interno di un Paladozza semivuoto, all’esterno il ministro Piantedosi ha messo in atto la propria strategia repressiva.

Prima l’allarmismo, poi l’enorme dispiegamento di polizia, i blocchi che hanno impedito al corteo di muoversi accompagnati dall’uso a freddo di idranti e lacrimogeni, sono stati gli stratagemmi del Viminale per creare ad arte l’immagine di disordini utili a criminalizzare la legittima solidarietà con la Palestina.

Il sindaco Lepore si è piegato a questa linea governativa, e non ha mai messo in dubbio che la propria città venisse usata anche per legittimare il genocidio attraverso lo sport. Anzi, ha pure tentato di disinnescare la protesta chiedendo che la partita venisse spostata ad altra data e luogo.

I manifestanti non si sono fatti irretire né dall’uno né dall’altro complice del terrorismo sionista, e hanno preso le strade della città rivendicando la fine della complicità e degli accordi con Israele, e che non ci può essere nessuno sportwashing per il genocidio. Siamo quindi solidali con tutti coloro che hanno subito la repressione poliziesca e che sono stati invece l’unica garanzia per la piazza, permettendo ai manifestanti di defluire in sicurezza.

Con questa determinazione ci stiamo organizzando verso lo sciopero generale del 28 novembre e la manifestazione del 29 a Roma. Non riusciranno a spezzare la lotta internazionalista per una Palestina libera!

*Portavoce nazionale di Potere al Popolo

 

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