Centinaia di studenti e giovani afghani si sono radunati stamani di fronte all’Università di Kabul, nella zona occidentale della capitale afghana, per protestare contro i roghi del Corano avvenuti negli Stati Uniti da parte di fondamentalisti cristiani. È il quinto giorno consecutivo che in Afghanistan vengono organizzate proteste dopo i roghi negli Usa del libro sacro dei musulmani. Le autorità afghane hanno dispiegato un massicio numero di poliziotti nelle strade. In Afghanistan le proteste contro i roghi del Corano sono iniziate la scorsa settimana. Da allora almeno circa una ventina di persone sono morte in scontri tra manifestanti e agenti di polizia. Tra le vittime vi sono anche sette funzionari delle Nazioni Unite, uccisi in un attacco sferrato venerdì scorso contro la sede dell’Onu a Mazar i Sharif, una provincia del Nord solitamente tranquilla e fuori dall’influenza dei talebani. Ieri teatro della mobilitazione è stata Mehterlam, capoluogo della provincia di Laghman, nell’Afghanistan orientale. Lo scorso fine settimana manifestazioni sono state organizzate anche nella turbolenta provincia meridionale di Kandahar, storica roccaforte dei Talebani, dove almeno 15 persone erano morte e un centinaio sono rimaste ferite.
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