La Federazione Generale dei Sindacati del Bahrain, denuncia che sono stati licenziati oltre 250 lavoratori che nelle scorse settimane hanno partecipato alle mobilitazioni organizzate in segno di solidarietà con gli attivisti del fronte antigovernativo. Il provvedimento repressivo riguarderebbe i dipendenti di diverse aziende, anche private. Si tratta per lo più di lavoratori sciiti. A diffondere la notizia è l’emittente televisiva iraniana ‘Press Tv’. I sindacati del Bahrein avevano organizzato per il 20 febbraio e dal 13 al 22 marzo scorsi giornate di sciopero generale per protestare contro la repressione delle manifestazioni antigovernative nel regno. Nelle proteste contro la monarchia sunnita scoppiate in Bahrain il 14 febbraio scorso, oltre 25 persone sono state uccise e migliaia ferite. Ieri il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha esortato Emirati e Arabia Saudita a ritirare le truppe dispiegate in Bahrain nel mezzo delle proteste, mentre le petromomonarchie hanno annunciato nei giorni scorsi di voler espellere dai loro paesi migliaia di cittadini sciiti ritenuti “quinte colonne” iraniane. Una acusa ritenuta sufficiente dalla Comunià internazionale per stendere un assordante silenzio sulla repressione in corso nei paesi arabi del Golfo.
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