Una vera e propria pioggia di denunce si sta abbattendo in questi ultimi tempi a Pavia su chiunque cerchi di esprimere una forma di dissenso o pensiero critico. Le recenti manifestazioni di protesta contro la distruzione dell’Università pubblica sono state segiuite da uno strascico giudiziario fatto di provvedimenti inquisitori e palesemente persecutori.
Cinque denunce per “corteo non autorizzato” sono state appena recapitate ai “promotori” della manifestazione spontanea che il 25 Novembre scorso ha portato centinaia di studenti auto-organizzati a sfilare dalle diverse sedi universitarie per lanciare un grido d’allarme in occasione dell’approvazione del DDL Gelmini.
Si segnalano poi gli avvisi di garanzia spediti agli studenti del liceo Foscolo in seguito all’ occupazione del 14 Dicembre, provvedimento sollecitato dal dirigente scolastico dott. Fergonzi.
Ci sono inoltre le denunce ai due compagni saliti sul tetto dello spazio di mutuo soccorso Ex-Mondino per protestare contro lo sgombero, disposto con abnorme spiegamento di forza dal rettore Stella. L’ex Mondino era un luogo resuscitato da uno stato di abbandono deciso dall’università- a causa della mancanza dei fondi per la riqualificazione.
“Troppo semplice per individui come il rettore Stella e il preside Fergonzi invocare la scure giudiziaria contro chi cerca di instaurare un confronto anche scomodo, ma sempre propositivo” dennciano in una nota i collettivi studenteschi e le realtà giovanili di Pavia “Troppo comodo nascondersi dietro alle divise delle forze dell’ordine per celare la povertà di argomenti. La repressione del pensiero critico e costruttivo non è “rispetto delle regole”, è essa stessa un crimine”.
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