La Grecia è impantanata nella crisi. L'”aiuto” di Fondo monetario e Unione europea, con i vincoli di bilancio e le misure di austerità imposte dai “salvatori”, stanno velocemente affondando la capacità produttiva del paese. E provoca conflitti anche all’interno del partito di govero, il Pasok.
La settimana scorsa alcuni parlamentari del partito socialistasi sono duramente opposti ad alcuni disegni di legge presentati dal ministro delle Finanze George Papaconstantinou. Tra questi, uno sul settore del gioco d’azzardo (che secondo stime giornalistiche avrebbe un volume d’affari di quattro miliardi di euro).
il governo ellenico spera di ottenere migliori risultati con il piano di privatizzazioni. I rappresentanti dell’Unione Europea – che insieme con quelli del Fondo Monetario Internazionale fanno parte della «troika» – sarebbero ripartiti dalla capitale greca, dopo aver effettuato i controlli in programma, «profondamente delusi». «La situazione – secondo il giornale Ta Nea – va peggiorando, soprattutto per quanto riguarda i servizi dell’esazione fiscale, come gli uffici doganali e gli uffici del fisco». Non sembra illogico, visto il colossale taglio di posti di lavoro, stipendi e pensioni imposto al settore pubblico… Oggi i ministri discuteranno con i parlamentari del partito i propri progetti. In particolare, il programma delle privatizzazioni da cui lo stato spera di incassare la somma di 50 miliardi di euro concordati con l’Ue, il piano economico a medio termine 2011-2015 e le nuove misure economiche previste per far quadrare i conti del bilancio per il 2011.
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