Le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco oggi sui manifestanti a Taiz, nel sud dello Yemen causando la morte di almeno cinque persone. Lo hanno riferito fonti mediche. Intanto, violenti scontri sono ripresi oggi prima dell’alba nel nord della capitale yemenita Sanaa, nei pressi della residenza di uno dei più leader locali, Sadek al-Ahmar, dopo quattro giorni di relativa calma nella zona. Gli scontri si sono concentrati intorno al quartier generale della polizia militare nella zona. Altri scontri hanno avuto luogo nei pressi della sede dell’agenzia ufficiale Saba. La autorità hanno accusato Ahmar di aver rotto la tregua e sul sito Internet del ministero della Difesa si afferma che gli uomini di Ahmar hanno preso il controllo della sede del Congresso Popolare Generale (il partito del presidente Ali Abdallah Saleh). Dal canto loro, le forze vicine ad Ahmar hanno accusato le autorità di aver ripreso a sparare contro la residenza del loro leader che lo scorso venerdì aveva annunciato una tregua dopo tre giorni di combattimenti che hanno fatto 68 morti.
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