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Usa. Sì anche dal Senato, Obama firma ma Wall Street peggiora

Il Senato ha approvato l’accordo sull’aumento del tetto del debito con 74 voti a favore e 26 contrari.

Un «compromesso» – raggiunto dal presidente Barack Obama e i leader repubblicani e democratici del Congresso – che ora, con la firma del presidente, diventerà legge e servirà ad evitare il default almeno fino al 2013. Il provvedimento era già stato approvato dalla Camera dei rappresentanti lunedì con 269 sì e 161 no.

l compromesso sull’aumento del tetto del debito Usa evita un «default» che sarebbe stato «devastante» per l’economia. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama.

«Il compromesso garantisce oltre 2.000 miliardi di dollari di taglio del deficit. È un importante primo passo per assicurare che il paese viva a seconda delle propria possibilità e ci consente di continuare a fare investimenti chiave. È solo un primo passo». Così Obama, aggiungendo che «Il compromesso richiede che le parti lavorino insieme su un piano più ampio per tagliare il deficit: il deficit non si può chiudere solo con tagli alle spese, serve un approccio bilanciato in cui tutto e sul tavolo». «Non possiamo risanare il bilancio sulle spalle della gente che è stata più colpita dalle recessione – aggiunge – Tutti devono fare la loro parte», anche i le compagnie petrolifere e i ricchi«. »Negli ultimi mesi – prosegue Obama – l’economia ha assorbito il terremoto in Giappone, i venti contrari provenienti dall’Europa, la primavera araba e i prezzi del petrolio. L’economia non ha bisogno che Washington crei ulteriori crisi. I partiti condividono il potere a Washington e devono assumersi la responsabilità di migliorare l’economia. Non è una responsabilità repubblicana, non è una responsabilità democratica, è una responsabilità collettiva«. »Abbiamo osservato negli ultimi giorni – continua Obama – che Washington ha la capacità di concentrarsi quando il tempo scorre e incombe un disastro. Non ci sarebbe voluto il rischio di un default, il rischio di una catastrofe economica per spingere tutti a lavorare insieme«.

Gli indici di Wall Street appesantiscono le perdite dopo il voto del Senato per approvare il piano per l’innalzamento del tetto del debito pubblico americano. Il Dow Jones, un’ora prima della chiusura, accusa perdite pesanti: il Dow Jones perde l’1,66% e scende sotto la soglia dei 12mila punti e si attesta in calo dell’1,28%, mentre il Nasdaq arretra del2,16% e lo S&P 500 lascia sul terreno il 2%.

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