Un’auto imbottita di esplosivo guidata da un kamikaze ha fatto strage stamani nel quartier generale dell’Onu, nella capitale nigeriana Abuja. Le vittime sono almeno 18. L’attentato è stato rivendicato da Boko Haram, la setta dei ‘talebani nigerianì responsabili da anni di decine di attentati, soprattutto nel nordest del paese. L’attacco è simile a quello condotto nel giugno scorso contro un parcheggio della polizia ad Abuja (almeno 22 morti) e viene considerato il segnale di una pericolosa escalation del terrorismo in Nigeria. L’auto guidata dal kamikaze è entrata a tutta velocità nel complesso dove ha sede l’Onu quindi è saltata in aria. «Abbiamo visto soltanto l’esplosione dal palazzo – ha raccontato un dipendente dell’Onu, Ocilaje Michael -. Tutte le persone nel seminterrato sono rimaste uccise. I loro cadaveri sono disseminati dappertutto sul posto». La polizia ha riferito di almeno 18 vittime, la Croce Rossa ha aggiunto che ci sono anche almeno 11 feriti. «Abbiamo lanciato un attacco con una precisione assoluta, lo avevamo preparato con cura e lo abbiamo sempre detto che l’Onu è uno dei nostri obiettivi principali», ha detto alla Bbc un sedicente portavoce di Boko Haram. Il palazzo, dove lavorano 400 persone, è annerito da cima a fondo e i resti dell’auto sono incastrati nel seminterrato. Il segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon ha condannato l’attentato definendolo «abominevole», il presidente americano Barack Obama lo ha definito «orribile e vigliacco», il presidente francese Nicolas Sarkozy ha parlato di crimine odioso mentre il capo di Stato nigeriano Goodluck Jonathan lo ha bollato come «barbaro». In un messaggio a Ban Ki-moon, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso «costernazione» per «la notizia dell’odioso attentato terroristico che ha colpito l’ufficio delle Nazioni Unite a Abuja». «Questo è molto probabilmente il lavoro di Boko Haram o di Al Qaida nel Maghreb islamico – aveva commentato a caldo una fonte della polizia – ed è una grave escalation nella situazione della sicurezza in Nigeria». Un funzionario delle Nazioni Unite ha rivelato alla BBC che l’Onu era stato informato un mese fa che avrebbe potuto essere colpito dall’organizzazione terroristica. Per questo la sicurezza era stata rafforzata in tutti gli uffici in Nigeria. Boko Haram è una setta islamica radicale attiva nel nordest. Il suo nome nel dialetto locale significa «l’educazione occidentale è peccaminosa». La setta, che si ispira ai talebani afghani, rifiuta la cultura occidentale e propugna il l’applicazione della legge coranica della sharia in tutta la Nigeria. Boko Haram dal 2009 ha condotto attentati nel nordest del paese, con armi da fuoco e bombe, prendendo di mira soprattutto le forze di sicurezza. Negli ultimi mesi gli attacchi sono diventati quasi quotidiani, dopo l’elezione alla presidenza di Goodluck Jonathan. Il gruppo ha rivendicato un attentato kamikaze il 16 giugno scorso in un parcheggio della polizia ad Abuja, con sei morti, considerato il primo attacco suicida compiuto nel paese.
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