Al termine dello sciopero generale di 48 ore indetto dal sindacato cileno Cut (Centrale unitaria dei lavoratori), al quale hanno aderito gli studenti che protestano da 3 mesi per chiedere istruzione gratuita e miglioramento della qualità del sistema scolastico, il presidente Sebastian Pinera si è detto pronto a negoziare per trovare una soluzione. «Convoco tutti, studenti, genitori, docenti e rettori per avviare un dialogo alla Moneda e al Congresso, perchè sappiamo tutti che è questo che la maggioranza dei cileni si aspetta ed esige da noi», ha detto Pinera nel corso di una sua visita a Hualanè, nel sud del Paese. «È arrivato il momento di sederci intorno a un tavolo, in un clima di pace e non di conflitto», ha aggiunto il presidente il cui cambio di atteggiamento arriva dopo la morte del 16enne Manuel Gutierrez, ucciso ieri da una pallottola sparata dalla polizia durante le proteste hanno provocato decine di feriti e centinaia di arresti negli ultimi tre mesi. Sul fronte opposto, il leader del principale movimento studentesco dell’università di Santiago, Camilo Ballesteros, ha detto di apprezzare il messaggio del presidente, ribadendo che gli studenti sono sempre stati disposti a colloqui diretti.
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