È salito a sette morti, in maggior parte poliziotti, e 18 feriti il bilancio di due attacchi suicidi avvenuti ieri sera a Grozny, capitale della Cecenia. Lo riferiscono le agenzie russe citando autorità cecene. Il presidente ceceno Ramzan Kadyrov ha annunciato durante una riunione d’emergenza che «cinque poliziotti, un funzionario della protezione civile e un civile» erano stati uccisi in due diversi attentati e che 18 persone erano state ricoverate«, secondo l’agenzia Interfax. La prima esplosione è avvenuta quando alcuni poliziotti hanno fermato un uomo sospetto per controllare i documenti: due agenti sono rimasti uccisi. la seconda esplosione si è verificata poco dopo nella stessa zona dove erano affluiti altri agenti e curiosi. Gli attacchi sono stati sferrati il giorno in cui i musulmani festeggiano la fine del mese del Ramadan.
Sale anche il numero dei feriti: 22, di cui cinque molto gravi. Lo riferiscono le agenzie, citando varie fonti locali. Tra le vittime figurano sei poliziotti, un dipendente del ministero russo della protezione civile e un civile. Uno degli attentatori, secondo quanto reso noto dal presidente ceceno Ramzan Kadyrov, è il fratello di un altro kamikaze che si era fatto esplodere il 30 giugno del 2010 davanti ad una sala da concerto della capitale. Oggi, intanto, un ufficiale che viaggiava a bordo di un fuoristrada blindato del ministero dell’interno russo è rimasto ferito in un agguato vicino al villaggio di Stari Ackhnoi, nel distretto di Achknoi-Martan.
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